Flavio Insinna torna in tv su La7: «Accoglieremo tutte le famiglie d'Italia senza nessun pregiudizio»
Cronaca giovedì 20 ottobre 2016 ore 18:10
Bus Ctt con i freni in tilt
E' quanto denunciato dai sindacati del Ctt nord. La Cgil racconta di una situazione ormai insostenibile, l'ultimo episodio a Lari
LARI — Qui un autobus, nei giorni scorsi, avrebbe cominciato a perdere aria dai freni. Un episodio avvenuto in un tratto di pianura quando, pochi minuti prima il mezzo, con i passeggeri a bordo, era in discesa dalla strada dei Boschi di Lari.
"Questo stato di cose è vero, nasce dal fatto che ad oggi la gara per l’assegnazione del TPL non è stata ancora determinata, e che di conseguenza i tanti auspicati finanziamenti per l’acquisto di nuovi mezzi di trasporto non sono stati destinati all’aggiudicatrice della gara stessa, ma è anche colpa di una cattiva organizzazione di tutto il sistema di manutenzione", è la dura accusa della Filt Cgil.
"Quello che nel 1995 era stato presentato come il progetto per un’officina a carattere Regionale con impianti all’avanguardia, con una carrozzeria con due forni per la verniciatura di veicoli da 18 metri, oggi si è ridotto ad una cattedrale nel deserto.
L’Officina di Ospedaletto, di proprietà della CTT Nord, non viene usata dalla stessa proprietà, neppure per riparare i propri mezzi aziendali.
Per effettuare le riparazioni vengono chiamate ditte esterne che inviano i loro lavoratori
nell’officina di Ospedaletto, oppure gli autobus guasti sono mandati a riparare in officine private esterne.
Questo vuol dire che ciò che noi andiamo denunciando da tempo, ovvero che le maestranze impiegate per le riparazioni in officina sono poche, corrisponde al vero.
Anche gli interventi sugli pneumatici sono stati esternalizzati, così abbiamo assistito ad un calo di sicurezza in quanto gli pneumatici vengono gonfiati ad atmosfere troppo alte oppure le ruote vengono strinte troppo con la conseguente rotture delle colonnine che fissano le ruote ai dischi.
Inoltre le manutenzioni vengono effettuate a chilometraggi sempre più lunghi anziché in tempi più brevi, visto l’anzianità del parco veicolare in dotazione alla CTT Nord che supera abbondantemente i 13/14 anni.
L’organizzazione che è stata impostata in officina, ha ridotto il numero degli addetti che dovrebbero operare affinché i tempi di fermo macchina per le riparazioni siano minimi".
"Si sono costituite squadre di pronto intervento che non rispondono alle necessità del servizio, questi non sono messi nelle condizioni di intervenire per mancanza di strumenti idonei - continua la Filt - hanno solo un furgone e con poche attrezzature, di conseguenza spesso il loro intervento è finalizzato a chiamare la ditta esterna che traina i bus fermi nell’officina.
Tutto questo viene messo sull’altare del risparmio, con le conseguenze che oggi tutti vediamo.
Quotidianamente 10/12 autobus mancano e non escono dal deposito, addirittura si rompono per la strada o come di recente accaduto prendono fuoco.
Non si effettuano corse bis e decine e decine di scolari restano a piedi alle fermate e i genitori sono costretti ad accompagnarli o a andare a riprenderli a scuola.
Questa situazione si tocca con mano su tutte le linee dell’intera Provincia, a Pontedera, a Caprona, sull’Urbano di Pisa, a Tirrenia, nella val di Cecina e chi da 5 anni amministra e gestisce la CTT Nord, sa solo scaricare le colpe su chi ha gestito la ex CPT".
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