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Attualità lunedì 22 giugno 2015 ore 11:30

L'opposizione trova le case per i profughi

Roberto Russo e Giuseppe Ruggiero

Russo: "Vogliamo un'integrazione completa, ma ci vogliono anche due azioni per i ponsacchini: canone concordato e case popolari". La proposta



PONSACCO — Abbiamo trovato due appartamenti, potranno ospitare da 8 a 10 profughi. Adesso a Ponsacco su 12 annunciati ne sono arrivati sei. In cambio chiediamo canone concordato e un appuntamento con Apes per sbloccare la questione degli appartamenti di edilizia popolare”. Roberto Russo, Consigliere comunale di Ponsacco la città di tutti parla così della situazione della città del mobile: “La storia parte da quel Consiglio comunale che si concluse alle due di notte con l'annuncio di Brogi che sarebbero arrivati 12 profughi (Qui News Valdera pubblicò la notizia poche ore dopo, ndr), e la successiva richiesta d'aiuto del sindaco: ecco, noi prendemmo sul serio quell'invito e oggi siamo qui a presentare i risultati. Ma per fare accoglienza c'è bisogno di società coesa. Alla prima notizia dell'arrivo dei profughi c'è stata una risposta irrazionale, ma badate bene non delle opposizioni, ma di alcuni elementi della maggioranza, che hanno scritto il loro pensiero sui social network”.

Il presidente di Ponsacco la città di tutti, Giuseppe Ruggiero aggiunge: “A nome di tutta l'associazione vogliamo rispondere all'invito che il sindaco Brogi ha fatto in Consiglio comunale. Vogliamo dare il nostro contributo per un'integrazione completa”.

La società coesa, il canone concordato, le case popolari – Russo parla di integrazione ma sottolinea che una buona accoglienza deve scaturire da una società coesa: “Ci vogliono investimenti per rendere la comunità più solida, come immettere subito il canone concordato. Avendo superato i 15mila abitanti il Comune può adottare il canone concordato. Noi lo abbiamo proposto, sarebbe una grossa boccata d'ossigeno, ma ancora nessuna risposta, pare ci sia un blocco di alcune agenzie immobiliari piuttosto influenti”.

Altra questione spinosa è quella delle case di edilizia popolare: “Nell'ultimo anno solo un'abitazione è stata assegnata, pur essendo il Comune di Ponsacco socio di Apes”

“L'accoglienza va fatta – riprende Russo - ma bisogna prima di tutto migliorare le condizioni di vita dei cittadini di Ponsacco. C'è poi un'altra differenza da conteggiare: quella tra migranti economici e rifugiati politici, questo è un parametro del quale Brogi dovrebbe tener di conto".

Gli appartamenti disponibili, nel grande condominio disabitato (o quasi) – "Il bando della prefettura di Pisa – spiega ancora Russo – parla di parametri obiettivi per l'accoglienza: i Comuni con più di 10mila abitanti possono ospitate al massimo 30 profughi, che devono essere sparsi sul territorio, evitando di creare ghetti”.

La proposta di Russo e della sua lista è rivolta al sindaco e alla giunta: “Vediamo come e se ci risponderanno: ci sono stati messi a disposizione due appartamenti, quasi nuovi, utilizzabili per l'ospitalità dei rifugiati. L'agenzia è Futura Immobiliare: ora il sindaco dovrà trovare le modalità per utilizzarli”.

Le due abitazioni possono ospitare 8-10 persone, avendo ogni casa due bagni, una camera matrimoniale e due singole, più cucina-soggiorno. Gli appartamenti si trovano nel grande condominio che da su piazza Trieste. L'edificio, costruito 10 anni fa circa ha una storia complessa e che rischia il degrado: un grande centro commerciale interrato è completamente vuoto, così come di 50 appartamenti ne sono abitati solo 7.

L'integrazione dei profughi, lavori socialmente utili - “I profughi potranno essere impiegati in lavori socialmente utili – dice Russo - infatti sono possibili pagamenti con la formula dei voucher. Ci sono anche degli incentivi per le amministrazioni, dei bonus ai comuni accoglienti. Sarebbe facile per noi, all'opposizione, fare propaganda”.

“Chiediamo una risposta immediata – conclude Russo – a questa proposta di due appartamenti ma anche allo sblocco del canone concordato e ad un incontro in tempi rapidi con Apes, per far ripartire anche l'assegnazione delle case a edilizia popolare”.


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