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Politica giovedì 07 agosto 2014 ore 18:31

Macelloni rifiuta le deleghe dell'Unione

Renzo Macelloni
Renzo Macelloni

"Millozzi non mi ascolta o non vuole ascoltarmi". Il sindaco di Peccioli critico anche sulla ripartizione delle deleghe agli altri sindaci



VALDERA — Millozzi fa da solo e assegna le deleghe ai sindaci dell'Unione Valdera senza avere realmente intrapreso una reale consultazione e un confronto con i sindaci. Macelloni non ci sta e fa saltare il banco rimettendo le deleghe assegnate nelle mani del presidente.

Ad oggi, - dice Macelloni - non intendo accettare nessuna delega in quanto non saprei esattamente cosa fare in mancanza di indirizzi precisi condivisi. Per quanto mi riguarda dovrei occuparmi di vigili, ambiente e energia per tutti i comuni dell'unione, qualcuno mi sa dire qual è veramente allo stato attuale il mio compito?”

Dopo avere appreso da www.quinewsvaldera.it (vedi link in basso) delle deleghe assegnategli da Millozzi, Macelloni entra nel merito della questione e spiega la sua posizione: “A questo punto ritengo doveroso fare alcune precisazioni in merito di carattere politico e metodologico. Per prima cosa confermo che Millozzi in una telefonata subito dopo le elezioni amministrative dello scorso maggio, mi ha riferito che pensava di lasciarmi le deleghe dell'ex sindaco Silvano Crecchi, gli risposi che non avevo un’idea precisa sulla questione ma nessuna contrarietà di principio, salvo entrare nel merito della cosa. Di questo argomento con me Millozzi non ha più parlato ora apprendo sulla stampa le sue decisioni, dopo averle, nella ultima Giunta dell’Unione Valdera dello scorso venerdì 1 Agosto solo comunicate”.

Insomma tutta l'assegnazione della deleghe e anche la decisione di lasciare il sindaco di Chianni senza deleghe secondo la spiegazione di Macelloni sarebbe una forzatura politica portata avanti da Millozzi senza tenere conto delle posizioni degli altri sindaci: “Non è che non mi capisce – dice Macelloni -, semplicemente non mi ascolta o non vuole ascoltare ciò che in più occasioni ho avuto modo di ripetere: è una sua legittima scelta ma da me non condivisa”.

“La giunta dell'Unione dei Comuni della Valdera – continua il sindaco di Peccioli - non può essere considerata alla stregua di una giunta comunale; diversi sono i compiti, diversa la gestione e le ragioni dello stare insieme. A tal proposito è bene sottolineare il trattamento riservato ai Comuni di Santa Maria a Monte e Chianni. Tralascio il comune di Santa Maria a Monte di cui conosco meno la storia, ma non è possibile liquidare il problema di Chianni dicendo semplicemente che ora non sa che cosa fare, se rimanere o no nell’Unione Valdera. Il Comune di Chianni fa parte del Parco Alta Valdera – precisa Macelloni - ha stretti rapporti oggettivi con altri comuni, Peccioli compreso, e quindi non può essere liquidabile così semplicemente”.

Poi Macelloni continua e affonda anche sulla ripartizione delle deleghe e dice: “Non so quanto sia realistico pensare di gestire i problemi dell'Unione lavorando più strettamente con alcuni comuni ritenuti più amici”.

“Nell’ultimo anno – continua il sindaco di Peccioli nella sua analisi politica - sono avvenute tante cose su cui riflettere che hanno oggettivamente posto problemi di impostazione all’Unione dei Comuni della Valdera; progetti di fusione tra quelli riusciti e quelli non riusciti; quattro comuni dell'ex Parco Alta Valdera hanno approvato delibere con le quali riposizionano il loro ruolo nell'Unione; il passaggio elettorale delle amministrative del maggio scorso che ha visto in molti comuni le politiche dell'Unione al centro del dibattito. Pensare, - spiega Macelloni - come tenta di fare Millozzi, che nulla sia successo è sbagliato, anche il riproporre le stesse, si fa per dire, deleghe agli stessi comuni in mancanza di una discussione, rientra in questo schema. Un modo a dir poco superficiale. Non ha senso oggi attribuire deleghe se prima non si affronta un ragionamento politico strategico sui destini, i compiti e le funzioni dell'Unione. Una volta stabilito cosa dobbiamo fare con esattezza, si potrà attribuire eventualmente ambiti di lavoro precisi anche attraverso deleghe più operative ai singoli componenti dell'Unione.

Il problema come si vede non è né caratteriale né di fraintendimento a precise ragioni politiche, che comunque è consigliabile rimuoverle il prima possibile ma è semplicemente un problema di metodo e di come affrontare un tema così importante per le strategie future del nostro territorio. Invito Millozzi a svolgere il compito che gli è stato affidato, di presidente dell'Unione Valdera, con rigore, equilibrio e quella sensibilità politica indispensabile per condurre una partita così seria e delicata”.


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