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Attualità martedì 26 settembre 2023 ore 16:00

Montefoscoli, gli attivisti contro la discarica

Montefoscoli

In una lettera a Giani, il Movimento Tutela Ambiente e Territorio ha chiesto di fermare i progetti: "Non vogliamo essere capitale dei rifiuti"



PALAIA — Dire di no ai progetti di ampliamento della discarica di Legoli e dell'ossicombustione e puntare, una volta per tutte, sulla vocazione turistica e ambientale dell'Alta Valdera. Questa la sintesi della lettera firmata e inviata al presidente della Regione, Eugenio Giani, da parte del Movimento Tutela Ambiente e Territorio di Montefoscoli, un gruppo di attivisti della frazione di Palaia.

Che, a Giani, hanno esplicitamente chiesto di respingere il progetto di ampliamento della discarica proposto da Belvedere Spa. "Dopo la perentoria bocciatura della richiesta precedente, è stato richiesto un ulteriore ampliamento della discarica di Legoli, di fatto una nuova discarica per rifiuti speciali fino al 2050 - hanno scritto - tanto per rendere l’idea: 4.500.000 di metri cubi corrispondono a circa 90mila bilici in viaggio di andata e ritorno: un mare di schifezza in transito sulle nostre strade".

"Come se non bastasse, Novatosc ha presentato un progetto di autorizzazione per la costruzione di un ossicombustore, tecnologia che è, ci permettiamo di ricordare, da anni in sperimentazione con seri problemi e ferma opposizione da parte di cittadini e amministrazioni - hanno spiegato - si tratta di progetti decisamente più funzionali alla redditività dei proponenti che alle reali esigenze di gestione dei rifiuti".

La contrarietà degli attivisti è dovuta anche alle conseguenze della presenza ravvicinata della discarica di Legoli al Comune di Palaia. "Cattivo odore, spopolamento, traffico pesante sempre maggiore sulle strade di accesso e perdita di valore del patrimonio immobiliare - hanno proseguito - le nostre preoccupazioni sono le stesse che esprimono tanti cittadini e la stessa amministrazione comunale di Palaia, che si è espressa senza mezzi termini".

"Vogliamo sperare che chi governa oggi la Regione non si renda protagonista di una scelta che vincolerebbe per sempre il futuro del nostro territorio - hanno concluso - confidiamo, invece, che venga imboccato finalmente un percorso per fermare la profonda ferita inferta da troppi anni al nostro territorio, vocato al turismo e all’agricoltura di qualità, non a capitale regionale del rifiuto".


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