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Attualità venerdì 04 febbraio 2022 ore 16:15
Montefoscoli, un progetto del Pnrr per ripartire
Foto di: Piero Frassi
L'amministrazione è in corsa per il bando sulla riqualificazione dei borghi finanziato dal Pnrr. Innovazione, turismo e nuovi alloggi: ecco i dettagli
PALAIA — Anche Montefoscoli, il borgo toscano dei contadini, si iscrive alla corsa verso il Piano nazionale di ripresa e resilienza. In palio ci sono 20 milioni di euro che, dal bando destinato ai Comuni della Regione per la riqualificazione dei borghi, permetterebbero di rimettere in moto un meraviglioso angolo del territorio di Palaia, dove da anni è in corso un forte spopolamento.
Al cuore del progetto dell'amministrazione c'è il connubio tra tradizione contadina, pura essenza rurale del borgo di Montefoscoli, e l'innovazione. L'idea è quella di far nascere un vero e proprio hub dedicato alla ricerca e allo sviluppo del rilancio economico e sociale dei borghi italiani. Una sfida in linea con la missione europea e nazionale dei cosiddetti "smart villages", in grado di reinterpretare la vocazione agricola della Toscana secondo i modelli della transizione ecologica, digitale e dell’inclusione sociale.
Al progetto, hanno aderito sin da subito numerosi corsi di laurea dei poli universitari di Firenze e Pisa, oltre a società di livello nazionale che si occupano di open innovation, incubazione e accelerazione di start up e trasferimento tecnologico. "Una proposta solida e di grande valore, all’altezza della sfida: vogliamo diventare un esempio nazionale", ha commentato il sindaco Marco Gherardini.
In concreto, sono previsti nuovi alloggi di social housing per portare nuovi cittadini nel borgo, alloggi temporanei per studenti provenienti dalle università per sostenere così l'apertura di nuove attività economiche e un rilancio del borgo con nuove funzioni a servizio delle aziende locali, rappresentate da eccellenze italiane come Castellani Vini, Villa Saletta, Savini Tartufi, Morelli Liquori e Usiglian del Vescovo.
Inoltre, al centro della proposta c'è anche l'arte contemporanea, con spazi dedicati e un festival coordinato dall'associazione Arte Continua, che ha la finalità di accrescere l'attrattiva del borgo e intercettare flussi del turismo slow ed esperienziale.
Infine la transizione digitale: il borgo viene pensato come un luogo in cui sperimentare le più innovative tecnologie di realtà virtuale e aumentata. Un impegno affiancato anche da un investimento privato di 8 milioni di euro di Castellani Vini, che sta recuperando oltre 120 ettari di territorio intorno al borgo per le funzioni agricole bio e con tecnologie agritech.
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