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Attualità giovedì 31 agosto 2023 ore 07:00
Macca, il Consiglio di Stato sospende l'esproprio
Il giudice amministrativo ha fermato la delibera del Consiglio comunale. Macelloni: "Subito all'opera per uso pubblico", Nassar: "Azione dissennata"
PECCIOLI — L'istanza cautelare della società proprietaria dei quattro locali che si affacciano sul portico di piazza del Popolo, individuati dall'amministrazione comunale come sede del Museo di Arte contemporanea a cielo aperto, è stata accolta dal Consiglio di Stato.
L’ordinanza del massimo organo di giustizia amministrativa, per questo, sospende l’efficacia della delibera di Consiglio comunale sull'esproprio dei locali stessi.
Adesso, il Comune dovrà attendere il dibattimento, mentre l’esame nel merito della procedura di esproprio verrà effettuato nell’udienza per la discussione, la cui data dev'essere ancora fissata.
"L'amministrazione comunale, in materia di espropri, ha usato la stessa procedura che l’ha vista vincente in diverse occasioni al TAR della Toscana e allo stesso Consiglio di Stato - ha commentato il sindaco Renzo Macelloni - del resto, il TAR aveva già respinto il ricorso della società proprietaria con sentenza dello scorso Aprile, poi appellata".
"In questo caso, una sezione del Consiglio di Stato ha ritenuto di sospendere l’efficacia della variante decisa dal Consiglio, in attesa dell’udienza, per altro non ancora fissata - ha puntualizzato - quindi, dovremmo aspettare la sentenza definitiva e capire quale sarà la decisione finale".
Nel frattempo, però, il sindaco ha annunciato che il Comune non resterà con le mani in mano, dando inizio a una nuova procedura. "Abbiamo già dato mandato al responsabile dell’ufficio Urbanistica di riattivare le procedure per arrivare al nuovo Consiglio comunale, in cui si adotteranno tutti gli atti necessari per completare il procedimento di esproprio - ha spiegato - il progetto dell’amministrazione del Museo è fondamentale, proprio con riferimento al porticato del paese che è il cuore del nostro territorio".
"Ci dispiace per questo piccolo inconveniente, che ritarderà un po' i tempi di realizzazione del progetto - ha concluso Macelloni - ma continueremo a lavorare nell’ottica di un progetto pubblico fondamentale per lo sviluppo del territorio. Da parte nostra, riteniamo giusto confermare il ruolo pubblico sullo spazio del porticato. Alla luce dell’attuale sviluppo turistico sarebbe impensabile un uso privato".
Da parte dell'opposizione di Cittadini per Peccioli, però, è arrivata immediatamente la risposta del capogruppo Magdi Nassar, che ha duramente criticato le intenzioni dell'amministrazione. "Dopo l'ordinanza del Consiglio di Stato, la maggioranza ha annunciato che ricomincerà da capo la procedura dell'esproprio, senza neppure attendere la sentenza - ha scritto - chi può ancora credere che queste iniziative siano prese nell'interesse pubblico? Iniziare di nuovo a cercare un pretesto per espropriare questi immobili significa infischiarsene dell'eventuale danno economico arrecato al Comune, che ha già esborsato circa 20mila euro di spese legali con queste azioni dissennate".
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