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Politica sabato 16 luglio 2016 ore 16:22

"L'uscita di Ponsacco va in una direzione opposta"

Alessio Lari

Sulla questione dell'Unione Valdera è intervenuto il segretario provinciale Pd: "Solo se siamo innovatori oggi si vincono le sfide dei prossimi anni"



PISA — "In questo anno il dibattito sull’Unione dei Comuni della Valdera è stato intenso come non lo era mai stato, portando dal 1 luglio alla creazione di due unioni, una di otto e una di quattro comuni (Unione Alta Valdera) – ha affermato il segretario provinciale Pd Alessio Lari –. La questione dell’uscita posta da Ponsacco, su cui avremo modo di approfondire anche il metodo, va in una direzione inversa rispetto alle normative nazionali e regionali, dove alla politica si chiede capacità di associare, unire e superare i particolarismi territoriali".

"Il quadro istituzionale ed amministrativo - ha ripreso Lari - è profondamente cambiato negli ultimi anni. Il superamento delle province e la necessaria riorganizzazione dei livelli di governo, incide direttamente anche sugli assetti dei territori. In generale sarà necessario creare un nuovo ambito di area vasta, intermedio tra i comuni e la Regione la quale assume, oltre alle funzioni normative e di pianificazione, anche la gestione diretta di alcuni servizi. In questa fase dovremo essere capaci di elaborare politiche di area, anche nell’ottica del rilancio della Costa e non alimentare tendenze di isolamento nei confini comunali".

"In questa ottica il Pd provinciale ha accompagnato il percorso politico andando a creare, con tutti i segretari delle unioni comunali della Valdera, un livello di coordinamento che dialoghi con la parte istituzionale rappresentata dai sindaci e che rilanci complessivamente il progetto Valdera, a prescindere dall’appartenenza all’una o all’altra unione".

Lari ha concluso il suo intervento indicando due punti fermi: "Il primo sta nel perseguimento di un progetto politico unico in visione di un piano strutturale per la pianificazione delle politiche del territorio, per non perdere, ma semmai rafforzare, la capacità di avere una visione futura della Valdera, che è punto di congiunzione tra l’area del cuoio, Volterra e l’area pisana, in una prospettiva di sviluppo del territorio e per la creazione di lavoro. Il secondo sta nell'assicurare pari dignità ed opportunità sociale a tutti i cittadini, indipendentemente dalla residenza in comuni con più o meno possibilità economiche, migliorando le politiche di assistenza sanitaria e ospedaliera, puntando sulla creazione di poli scolastici di eccellenza e concependo nuovi sistemi di spostamento e di trasporto. Negli ultimi anni l'Unione ha pagato l'immobilismo degli equilibri generali invece di cogliere le sfide della modernità. Il periodo attuale impone capacità di essere innovatori, come lo furono i sindaci che dettero vita otto anni fa all’Unione, che seppero costruire un ottimo modello di governance oggi da aggiornare, ripensare e rilanciare. Questa è la strada che dobbiamo perseguire e su cui impegnare le energie migliori".


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