Attualità domenica 22 settembre 2024 ore 19:00
Acque, "Unica soluzione è la ripubblicizzazione"
Da Filctem Cgil l'appello a istituzioni e partiti per far rimuovere la quotazione in borsa dallo statuto di Alia: "Ostacolo alla gestione in house"
PISA — "La politica scelga da che parte stare: da quella dei cittadini o da quella dei manager e dei fondi speculativi". La Filctem Cgil di Pisa non usa giri di parole sul futuro di Acque Spa, gestore idrico del Basso Valdarno sul quale, da tempo, è in corso un dibattito acceso.
Oggetto del contendere è proprio quello sulla natura che Acque Spa assumerà nei prossimi anni: se quella interamente pubblica, come suggerito anche da alcuni sindaci del Partito Democratico, o quella di parte della Multiutility toscana, nata a Gennaio 2023 con l'obiettivo della quotazione in Borsa.
"Ci ritroviamo a pieno nelle dichiarazioni del nostro segretario generale, Rossano Rossi, che ha ribadito il concetto di monopolio naturale rispetto al quale sono legate rendite diposizione e ha individuato anche modalità alternative per finanziare le holding pubbliche - hanno spiegato in una nota dal sindacato - inoltre, pone la questione del reinvestimento degli utili, che devono essere interamente utilizzati per finanziare gli investimenti e non come dividendi fra i Comuni".
"Se di Multiutility si deve parlare, questa non deve reperire le proprie risorse dalla quotazione in Borsa, bensì va considerata l'ipotesi di un'azienda unica toscana che gestisca solo la risorsa idrica sotto il totale controllo pubblico - hanno aggiunto - in questo senso si è espressa anche l’assessora regionale Monia Monni, che si è dichiarata favorevole al processo di ripubbicizzazione di Acque Spa e per la creazione di un’unica azienda regionale per la gestione dei servizi idrici, in grado di abbattere le tariffe, ponendo anche il tema della proroga della concessione di Publiacqua in modo da portare tutte le scadenze al 2031".
L'obiettivo di Filctem Cgil Pisa, allora, resta quello di realizzare un'aggregazione regionale dei servizi pubblici essenziali con una gestione pubblica, in contrasto alla quotazione in Borsa. "Da questo punto di vista siamo molto preoccupati dello stallo sulla possibilità che Acque Spa possa completare il processo di ripubblicizzazione attraverso la gestione in house del servizio - - assistiamo, infatti, alla possibile rinuncia ad acquisire le quote del privato per l’impossibilità di costituire una società diretta emanazione dei Comuni a seguito dell’ingresso di Alia nella compagine societaria, che avendo nel proprio statuto la quotazione in Borsa ed essendo al di fuori del perimetro dell’Ambito territoriale di riferimento, per legge tale sviluppo non consente all’azienda di procedere verso il suo obiettivo".
"Temiamo che questa incertezza prolungata possa compromettere i piani di investimento e sviluppo - hanno proseguito da Filctem Cgil - per questo ci associamo a quanto dichiarato dalle Rsu di Acque SpA e ribadiamo che la nostra azione è sempre stata rivolta all’interesse e per la tutela di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, convinti che la ripubblicizzazione attraverso il riacquisto delle quote sia la scelta giusta per il futuro di quell’azienda".
"Chiediamo che venga fatta chiarezza una volta per tutte e che le amministrazioni pubbliche e le forze politiche si impegnino fin da subito affinché venga tolga dallo statuto di Alia la possibilità della quotazione in Borsa - hanno concluso - solo così si potrà lasciare libero ogni territorio di decidere in autonomia come gestire la risorsa idrica, e così anche il territorio pisano potrà avere un ruolo da protagonista nell’aggregazione dei servizi pubblici essenziali".
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