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Attualità giovedì 10 ottobre 2019 ore 07:30

"Bus troppo pieni, mia figlia per 3 volte a piedi"

Un genitore segnala disagi nei trasporti pubblici e nelle strade: "Passare da Valdicava? Terno a lotto. Ci vorrebbero bus solo per Ponsacco-Pontedera"



PONSACCO — Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata di un genitore di una famiglia che abita a Ponsacco e che ha una figlia che frequenta le scuole superiori a Pontedera.

"Il nuovo anno scolastico per gli studenti delle scuole superiori di Pontedera è iniziato da neppure un mese ma i problemi, nonostante i diversi comunicati diramati da più istituzioni, mi sembra che siano rimasti quelli vecchi.

Abitiamo a Ponsacco ed è già la terza volta, da quando è iniziata la scuola, che mia figlia, che frequenta un istituto superiore pontederese, non viene “imbarcata” dagli autobus di linea perché “troppo pieni”. Per fortuna, sia io che mia moglie, abbiamo un minimo di flessibilità sull’orario di entrata al lavoro che ci consente di rimediare “al volo” e accompagnarla in auto.

Ma qui viene un’altra nota dolente! Abitando dalla parte di Ponsacco che guarda Capannoli, è per noi più agevole (e, teoricamente, più breve) prendere la strada che passa da Val di Cava.

Un vero e proprio “terno al lotto”.

Un paio di mattine fa la fila causata dal semaforo posto in Val di Cava arrivava (e superava di molto) la rotatoria posta alla fine di Via Maremmana (di fronte alla Tenuta La Cava per intenderci).

Abbiamo impiegato 15 minuti per superare il semaforo. E in altre occasioni (basta che piova o che accenni a piovere) è stato anche peggio.

Per fortuna che nonostante l’altro ingorgo nei pressi delle scuole siamo fino ad oggi riusciti a farla entrare appena in tempo per il suono della campanella.

Cosa che non è avvenuta questa mattina, e non per colpa nostra.

Nonostante sia riuscita a salire sul pullman (stracolmo), il mezzo non si è diretto al villaggio scolastico ma ha fatto “tappa” alla Stazione di Pontedera dove sarebbe dovuto avvenire il cambio di autista

Peccato che l’altro autista sia arrivato parecchi minuti più tardi, invece di essere già presente sulla corsia, e ciò ha costretto tutti i ragazzi presenti sul mezzo ad entrare alla seconda ora perché fuori tempo massimo per la prima, nonostante la “corsa” dalla fermata dei bus davanti lo Stadio alla scuola, che vi assicuro può essere considerata un allenamento da veri “soldati” tenendo presente il peso dello zaino che hanno sulle spalle (assurdo, a mio avviso), la cartellina per l’ora di disegno (quando c’è, altro intralcio anche sul pullman) e lo slalom tra le auto, motorini ecc.

Ora noi non vorremmo accompagnare nostra figlia a scuola tutte le mattine, oltre ad essere un dispendio di tempo e denaro, sappiamo che è causa di code e ingorghi che portano poi alle proteste dei residenti nelle zone del villaggio scolastico (comprensibilissime) ma mi pare che si tratti del classico “cane che si morde la coda”.

Se il trasporto pubblico non funziona (ma l’abbonamento lo paghiamo regolarmente e puntualmente) non ci resta che usare l’auto, spendendo 2 volte (in soldi e tempo).

E’ proprio impossibile aumentare il numero degli autobus circolanti? In modo da dare a tutti la possibilità di raggiungere la propria scuola con il trasporto pubblico.

E’ proprio impossibile avere 1 o 2 autobus che siano dedicati ai ragazzi di Ponsacco?

Una sorta di navetta che colleghi Ponsacco con Pontedera negli orari “critici” di ingresso e uscita delle scuole?

Sarebbe una forma di rispetto per una cittadina che, essendo sempre stata considerata di “passaggio” per le altre linee extraurbane, non ha mai avuto un collegamento “serio” ed efficace con Pontedera, ma soprattutto una forma di rispetto per tutti quei ragazzi (e i loro genitori) che pagano il biglietto come tutti gli altri ma che sono costretti a viaggiare (quando ci riescono …) sempre in piedi, stipati come sardine.

Sennò facciamo tanti bei discorsi sull’inquinamento e sul rinunciare ad usare l’auto ma poi all’atto pratico rimane la sola via d’uscita per raggiungere il proprio luogo di studio o di lavoro".

Lettera firmata


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