Attualità lunedì 24 ottobre 2016 ore 12:30
Gioco sinistro, tagliano i baffi ai gatti
La denuncia di una cittadina sul gruppo Fb cittadino, per la seconda volta il suo micio è tornato a casa con i baffi scorciati
PONSACCO — Prendere un gatto che gira libero per le strade e tagliargli i baffi. Un gioco piuttosto macabro per chi lo compie e dannoso per l'animale. Succede a Ponsacco dove una donna ha denunciato l'accaduto, avvenuto per la seconda volta.
Come riporta il sito Pet Passion i baffi sono molto importanti per i gatti: "I baffi dei gatti, chiamati vibrisse, forniscono ai nostri amici felini importanti e dettagliate informazioni sui movimenti dell’aria, della pressione atmosferica e delle cose che toccano [...] Ad ogni movimento dell’aria, dal più impercettibile fino al vero e proprio vento, i baffi vibrano e i gatti utilizzano i messaggi trasmessi dalle terminazioni nervose presenti al loro interno per intuire presenza, forma e dimensioni degli ostacoli, senza necessità di doverli vedere o toccare [...] Nei gatti i baffi sono importanti strumenti di caccia: è stato infatti dimostrato che un gatto che abbia i baffi danneggiati può mordere il topo dalla parte sbagliata del corpo, permettendone la fuga. Questo significa che le vibrisse forniscono ai nostri mici importanti informazioni su forma e movimenti della preda. Ogni gatto possiede circa 24 vibrisse mobili, dodici per ogni lato del muso, disposte su quattro file orizzontali e semi indipendenti le une dalle altre: le due file in alto si muovono, infatti, indipendentemente rispetto alle due file in basso. Le vibrisse sono spesse il doppio dei normali peli e con radici poste tre volte più in profondità rispetto a questi ultimi, per aumentare la trasmissione degli impulsi nervosi: sono infatti particolarmente irrorate dai vasi sanguigni e dotate di terminazioni nervose. Le vibrisse sono veri e propri organi indispensabili, dunque, tanto che PetPassion raccomanda: non spuntate mai i baffi al vostro gatto, perché gli sono indispensabili per trovare la strada al buio, per identificare le diverse parti del corpo di una preda appena catturata, per capire come entrare o uscire da un passaggio angusto, ma anche per mantenersi in equilibrio".
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