Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 07:30 METEO:PONTEDERA17°  QuiNews.net
Qui News valdera, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdera
sabato 20 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Turisti feriscono due cuccioli d'orso per farsi un selfie

Eccellenze Locali martedì 24 dicembre 2019 ore 08:00

Bar Baldini, ricetta di passione e innovazione

Lo storico locale sul Piazzone ha attraversato cambi generazionali e continui rinnovamenti. Segreti e aneddoti della famiglia che lo guida dal ‘57



PONTEDERA — Era il 28 maggio 1957 quando dall’intraprendenza di Pietro e dei suoi cinque figli Bruno, Amerigo, Centenario, Alberto e Bruna, cominciò la sua attività il Bar Baldini, ormai una delle più longeve realtà imprenditoriali cittadine. 

In un momento storico in cui tante aziende, anche le più solide, faticano a mantenersi a galla, i Baldini sono la dimostrazione di come invece esista una sorta di ricetta per resistere e rinnovarsi. “Serve sacrificio, sacrificio, sacrificio – sintetizza fin da subito il titolare Giacomo Baldini –. Tutti i giorni bisogna sforzarsi di proporre cose nuove, di trasmettere ai figli la passione per questo lavoro perché devono diventare loro i protagonisti dell’azienda”. Uno dei punti di forza del locale in piazza Martiri della Libertà è stato probabilmente il fatto che negli anni la famiglia ha sempre contribuito attivamente all’attività. 

Oltre a quattro dipendenti, infatti, a supportare Giacomo e la moglie Fiorella  ci sono sempre i genitori Alberto e Loretta e da alcuni anni anche i figli Andrea (con la moglie Marika) e Benedetta. Eppure, spesso, nella vita delle aziende – grandi o piccole che siano – sono proprio le vicissitudini familiari e i passaggi generazionali i momenti più critici che possono mettere a rischio tutto. “Anche la nostra è stata una storia di divisioni – ha ammesso Giacomo – trent’anni fa io e mia sorella, prima ancora i quattro fratelli. I cambi generazionali sono sempre delicati, noi adesso non siamo ancora a uno di questi passaggi, ma ci dobbiamo preparare. I giovani vanno formati, ok fare corsi e lezioni, ma poi ognuno deve riportare quei concetti teorici nel quotidiano e misurarsi con le peculiarità della propria azienda. La scelta fatta al tempo dai miei genitori – ha aggiunto Giacomo – è stata giusta, perché ha permesso a ognuno di noi altri di tarare la propria azienda sulle proprie forze”. 

Compattezza familiare e tanta passione, quindi, ma anche coraggio di innovarsi con tanta voglia di rimanere al passo coi tempi. “Uno dei miglioramenti più importanti nella storia del nostro locale – ci ha raccontato ancora Giacomo – avvenne nel 1983, quando il bar divenne anche pasticceria artigianale. Su questa spinta al continuo rinnovamento è proseguita tutta l’attività successiva: nel 2017, per i sessant’anni dalla fondazione, abbiamo ammodernato tutto il locale dotandolo di un giardino e di una veranda coperta. Le persone, i clienti sono il nostro petrolio – ha aggiunto Giacomo – per questo dobbiamo impegnarci per farli star bene, sia nell’ambiente che nei prodotti che offriamo, sempre basati sulla stagionalità e artigianalità”. Le difficoltà ci sono, ma la famiglia Baldini non pare gente che si scoraggia. “Anche a Pontedera, come in tante altre città, hanno chiuso molte attività storiche. Apprezzabili le diverse iniziative organizzate e il provvedimento della sosta di cortesia, ma servono anche interventi di più lunga prospettiva, con un occhio di riguardo a realtà come il Museo Piaggio e il distretto del Sant’Anna, una zona divisa dal centro cittadino dalla ferrovia ma capace di attrarre un grande flusso di persone”. 

E ancora: “Rispetto a quando ho cominciato a fare questo lavoro, sono aumentati a dismisura gli adempimenti, le scartoffie, la formazione del personale, i cavilli, i regolamenti contrastanti. Tutte cose – dice con dispiacere Giacomo – che tolgono la bellezza a questo lavoro. Poi però – ammette il titolare del bar Baldini – penso a quei momenti come quando questo bar ha partecipato alla vittoria di Mazzinghi, ha resistito all’alluvione, ha servito il Presidente della Repubblica o quando io stesso sono stato proposto dall’associazione Carabinieri come Cavaliere del Lavoro; ecco, tutti questi momenti compensano qualsiasi difficoltà, ti stimolano ad andare avanti e a migliorarti per continuare a essere luogo di generazioni di clienti”.

Infine, al termine di questa lunga chiacchierata sulla storia del suo bar, Giacomo Baldini ha voluto ricordare David Donati, compianto direttore di filiale della Banca Popolare del quale a breve ricorrerà il secondo anniversario della scomparsa: “Un amico con il quale sono cresciuto, una persona della quale conserverò per sempre un bellissimo ricordo e un eterno riconoscimento”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Manovre chirurgiche per battere il tempo nella gymkhana, mentre tutto intorno è una grande festa: in allestimento il palco per il concerto in piazza
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Federica Giusti

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Politica

Attualità