Attualità venerdì 21 marzo 2025 ore 13:00
Breast Unit, un nuovo dermografo grazie alla solidarietà

All'ospedale "Lotti" arriva uno strumento per la ricostruzione mammaria grazie al progetto promosso da Non più sola e dall'azienda Esanastri
PONTEDERA — La Breast Unit di Pontedera-Volterra, da oggi, può contare su un nuovo dermografo, acquistato anche grazie al progetto promosso dall'associazione Non più sola, che da anni si occupa di dare sostegno alle donne che convivono con il tumore alla mammella, e dall'azienda Esanastri di Bientina.
Dal 2019, quando è stata istituita la Breast Unit, oltre mille donne sono state curate per tumore alla mammella, per un totale di quasi 2mila interventi senologici. Ovvero, circa 400 ogni anno. Ed è in questa attività che s'inserisce il nuovo dermografo, strumento utilizzato nel processo di ricostruzione mammaria dopo gli interventi di rimozione della neoplasia.
"Durante questi interventi può essere necessario asportare il complesso areola-capezzolo - ha spiegato la dottoressa Laura Roveda, chirurga senologa e responsabile della Breast Unit - ciò può comportare conseguenze fisiche, come per esempio cicatrici e imperfezioni estetiche, ma anche conseguenze psicologiche. Infatti, dopo la fase di cura della malattia, subentra il bisogno di ricostruire la propria immagine corporea, che passa anche dalla ricostruzione del seno".
"Il dermografo consente la ricostruzione dell’areola e del capezzolo con una tecnica di tatuaggio tridimensionale, in grado di ripristinare un effetto estetico estremamente naturale - ha aggiunto - è una tecnica ambulatoriale poco invasiva: si tratta di un tatuaggio con finalità mediche, che permette la colorazione della cute attraverso l’introduzione di inchiostri specifici nello strato superficiale della pelle. Così si riescono a coprire cicatrici, a correggere imperfezioni estetiche o a ricreare le parti pigmentate".
Fino a oggi, per fare quest'operazione, era necessario effettuare un vero e proprio intervento chirurgico, che richiedeva la presenza di un chirurgo plastico e il ricovero di almeno un giorno. Grazie alla dermopigmentazione, invece, il trattamento può essere erogato in ambulatorio e senza ricovero, sottoponendosi a tre o quattro sedute di circa 30 minuti ciascuna.
"Con questo acquisto siamo riusciti a portare a compimento un progetto iniziato nel 2021 con il supporto dell’associazione Non Più Sola e di Esanastri di Bientina - ha concluso Roveda - che hanno sin dall’inizio avuto a cuore questa importante attività e che desidero ringraziare sinceramente".
Oltre alla dottoressa Roveda, all'inaugurazione del macchinario hanno partecipato tra gli altri anche Luca Nardi, direttore dell'ospedale Virginia Coli, chirurga senologa, e Sabina Buti e Serena Turini, infermiere della Breast Unit.
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