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Attualità lunedì 20 gennaio 2025 ore 20:30
Agrivoltaico, spunta anche un secondo progetto

Per l'impianto di Treggiaia e I Fabbri i lavori dovrebbero cominciare ad Aprile. E potrebbe nascerne un altro sul territorio comunale di Calcinaia
PONTEDERA-CALCINAIA — Il progetto del maxi impianto agrivoltaico tra I Fabbri e Treggiaia va avanti. E, verosimilmente, non resterà il solo in Valdera. Oltre all'interessamento "pontederese" di Iren Green Generation Tech, società del Gruppo Iren dedicata agli investimenti sull'energia green per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, ci sarebbe anche un secondo investimento pronto anche su dei terreni nelle vicinanze di Oltrarno, che ricadono dunque nel territorio comunale calcinaiolo.
Andando con ordine, il primo progetto è diventato noto nel momento in cui sono arrivati i dossier relativi alle due frazioni di Pontedera al Ministero dell'Ambiente e della Transizione ecologica. Proprio tra I Fabbri e Treggiaia, infatti, si trovano i 63 ettari in questione.
Le tempistiche
Gli ultimi documenti consultabili sono relativi allo scorso Ottobre: in totale, Iren Green Generation Tech prevede l'installazione di oltre 65mila moduli fotovoltaici composti da 132 celle in silicio monocristallino, dei quali oltre 12mila della potenza di 650 Watt ciascuno e poco più di 53mila da 660 Watt, per una potenza complessiva installata pari a 43,2 MWp. I dettagli tecnici, comunque, potrebbero cambiare.
La certezza arriverà soltanto tra qualche settimana, quando inizieranno i lavori per l'installazione. Verosimilmente, si parla di Aprile prossimo: a primavera ormai inoltrata, infatti, i terreni su cui dovrebbero essere collocati i pannelli saranno sufficientemente asciutti dopo le piogge dell'inverno.
Un secondo impianto a Oltrarno
Per quanto riguarda Calcinaia, invece, il progetto di impianto agrivoltaico non coinvolge Iren Green Generation Tech, bensì un'altra società. Ma la sostanza non cambierebbe poi molto. La zona individuata è quella di via delle Case bianche, in prossimità della frazione di Oltrarno.
E proprio in ragione di tale collocazione, su questo ipotetico impianto c'è già un precedente, in quanto l'amministrazione comunale aveva dato il proprio diniego per l'eccessivo impatto ambientale, soprattutto nelle vicinanze del vecchio ponte sull'Arno. Secondo il Comune, infatti, su questo manufatto, che rappresenta anche parte del tracciato della storica ferrovia dismessa Pontedera-Lucca-Aulla, la Soprintendenza avrebbe posto la tutela monumentale.
Una decisione contro la quale la società intenzionata a dar vita al progetto ha fatto ricorso al Tar della Toscana, che ha dato infine ragione alla società. Quest'ultima, dunque, potrà realizzare questo intervento. Che, anche in questo caso, potrebbe mutare le proprie caratteristiche tecniche prima dell'avvio vero e proprio dei lavori.
Pietro Mattonai
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