Attualità giovedì 10 luglio 2025 ore 20:15
Commercianti in coro, "Lo stop al vetro non aumenta la sicurezza"

Dopo gli ultimi episodi parlano le associazioni di categoria. Confcommercio: "Situazione disarmante", Confesercenti: "Problema profondo"
PONTEDERA — Ancora una volta, il centro città di Pontedera finisce nell'occhio del ciclone. E, ancora una volta, è il tema della sicurezza a far parlare, perché dopo gli ultimi episodi di furti e danni ad attività commerciali e auto parcheggiate, anche le misure adottate da pochi giorni da Prefettura e Comune sono state trascinate nel dibattito.
"Siamo esasperati - ha detto Lorenzo Nuti, presidente di Confcommercio Pontedera - il clima che si respira è di amarezza e delusione. Ogni giorno siamo vittime di episodi che minano la serenità e la capacità di lavorare: è disarmante. In questo modo si vanificano tutti gli sforzi fatti per promuovere il territorio".
"In un momento così difficile, con i consumi in calo e i costi raddoppiati, è fondamentale almeno poter fare impresa in condizioni di sicurezza - ha aggiunto - vedere la nostra città ridotta in queste condizioni è un vero colpo al cuore. È una profonda mancanza di rispetto verso chi, per anni, si è impegnato con passione e sacrificio per renderla un’eccellenza del commercio nella Valdera e in tutta la provincia. Siamo arrivati a un punto di non ritorno: abbiamo bisogno di risposte concrete. Sono fondamentali le riqualificazioni delle aree più critiche".
E le misure sul divieto di vendita delle bevande in vetro a partire dalle 21, così come il maggior pattugliamento e il piano per incrementare la videosorveglianza, non sembrano essere decisive. "La presenza delle forze dell'ordine e le telecamere sono misure utili per la prevenzione, ma non risolvono un problema profondo che non è soltanto di Pontedera - ha specificato Valentina Aurilio, presidente di Confesercenti Pontedera - si tratta di una questione del nostro Paese e che va risolta in sede nazionale".
"Per quanto riguarda il divieto di vendita delle bevande in vetro, invece, avevamo chiesto anche all'amministrazione di posticipare l'orario di inizio di un paio d'ore perché alle 21, per esempio, ci sono ancora famiglie che vorrebbero semplicemente prendere una cena da asporto - ha spiegato - per come la vediamo noi, si tratta di una misura esagerata, anche perché i fatti di cronaca ci dicono che chi vuole delinquere, lo fa a prescindere. Non si tratta di aggressioni sporadiche, dovute all'abuso di alcol. Senz'altro aiuta a migliorare il decoro urbano, ma sul fronte della sicurezza non ci aiuta granché".
Lo stesso parere viene dato anche da Confcommercio. "Imprenditori e cittadini continuano a vivere in una condizione di totale insicurezza - ha concluso il coordinatore sindacale Luca Pisani - l’ordinanza anti-alcol rappresenta una misura utile per migliorare il decoro urbano, ma da sola non è sufficiente a contenere o ridurre il problema della sicurezza. A questo punto, riteniamo sia indispensabile che l’amministrazione e tutti gli enti preposti alla pubblica sicurezza prendano atto della situazione e intervengano con urgenza".
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