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Attualità mercoledì 25 giugno 2025 ore 21:30

In arrivo i Daspo dopo la Notte Bianca

Il sindaco Franconi ha partecipato all'incontro in Prefettura: allo studio anche un'ordinanza temporanea per contrastare l'abuso di alcol

PONTEDERA — Si è svolta oggi, mercoledì 25 Giugno, come già anticipato dallo stesso sindaco Matteo Franconi, la seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. All'ordine del giorno, i disordini avvenuti a Pontedera al termine della Notte Bianca, con arresti e Carabinieri feriti.

Dopo aver rivolto un pensiero alla famiglia del ragazzo di 17 anni che in quella stessa notte ha perso la vita in un incidente stradale, il Comitato ha adottato la propria strategia per la città. "Ho ringraziato il prefetto per aver tempestivamente dato riscontro alla mia richiesta di incontro - ha spiegato il sindaco - secondo le prerogative attribuite dalla legge alle forze di polizia mi è stato confermato che, oltre a quanto di stretta competenza dell'autorità giudiziaria, è in istruttoria l'adozione di misure amministrative, compreso il Daspo urbano nei confronti delle persone identificate come partecipanti alla rissa".

"Nel frattempo, alcuni gruppetti, più o meno organizzati, che si sono resi responsabili di condotte inaccettabili sono attenzionati dalle indagini - ha aggiunto - per il resto, sono stati i servizi di presidio delle zone più critiche, accompagnati da un ulteriore potenziamento dei servizi nei fine settimana estivi. Il Comando provinciale dei Carabinieri ha inoltre messo a disposizione un ufficio mobile che staziona a turno in alcune aree sensibili della città".

Da parte del Comune, invece, il sindaco ha spiegato come stia lavorando per definire un'ordinanza sperimentale per contrastare l'abuso di alcol: nel dettaglio, la misura dovrebbe riguardare la fascia oraria dalle 21 alle 6, con il divieto di vendita di alcol in vetro o in lattina.

"Sul tema così delicato e complicato come quello della sicurezza urbana integrata - ha concluso - le istituzioni devono accogliere le legittime preoccupazioni della comunità cercando soluzioni efficaci e concrete. La qualità delle risposte non si misura con le reazioni sguaiate di chi urla ai problemi, ma con la coerenza etica e amministrativa di chi pensa che le regole di convivenza vanno rispettate, punto e basta. Da parte di tutti e senza che sia vista come una aggravante, o una attenuante, la provenienza, l'età, la lingua o qualsiasi altra caratteristica propria della persona".

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