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Politica venerdì 20 giugno 2025 ore 10:30

Ex Enel, botta e risposta sul degrado

L'immobile ex Enel

Fratelli d'Italia chiede conto all'amministrazione comunale del palazzo abbandonato di via Pisana. L'assessora Luca replica: "Visione semplicistica"



PONTEDERA — Il question time del Consiglio comunale di ieri, giovedì 19 Giugno, ha riportato alla ribalta il caso dell'ex Enel di via Pisana, lo stabile ormai abbandonato da anni che, nel corso del tempo, è diventato anche luogo di cronaca, purtroppo nera.

Una situazione per la quale Fratelli d'Italia, ormai da anni, chiede soluzioni all'amministrazione comunale. Che, non essendo proprietaria unica dell'immobile, si ritrova con le mani legate. "La sinistra continua a rifugiarsi nella retorica dell’inclusione e della fragilità sociale, evitando accuratamente di affrontare il vero nodo della questione - ha detto Gian Paolo Quercetani, consigliere di opposizione - quell’area è fuori controllo, rappresenta un pericolo concreto per la sicurezza, la salute pubblica e il decoro urbano. Deve essere bonificata".

"Qui non si tratta di slogan, bensì di famiglie che vivono ogni giorno accanto a uno spazio degradato, occupato abusivamente, dove avvengono episodi di spaccio, violazioni e abbandono - ha aggiunto - è inaccettabile che ogni volta che si parla di legalità e sicurezza urbana, la sinistra si rifugi in un atteggiamento colpevolizzante verso chi chiede interventi concreti. Il Comune ha il dovere di trovare una soluzione definitiva: non bastano pulizie occasionali, non bastano i progetti astratti o i percorsi di inclusione, ma serve un intervento strutturale e immediato".

Per l'amministrazione, a rispondere è stata l'assessora Sonia Luca, che ha la delega al Patrimonio. "Abbiamo sollecitato più volte il soggetto privato a farsi carico della gestione del compendio - ha spiegato - l’amministrazione ha attivato controlli regolari della Polizia Locale e avviato un progetto con operatori di strada per favorire l’inclusione e ridurre l’impatto sociale del degrado. La natura mista della proprietà impedisce interventi unilaterali, motivo per cui il Comune ha avviato il percorso di alienazione della propria quota".

"La minoranza ha reagito con toni polemici, scandalizzandosi del fatto che l’amministrazione voglia tutelare anche chi vive situazioni di fragilità - ha precisato - il tono propagandistico adottato da questa minoranza politica tradisce una visione ideologica e semplicistica, completamente scollegata dalla complessità della realtà che vivono le nostre città".

Oggetto del contendere, infatti, è stato anche la presenza di bivacchi per lo spaccio proprio all'interno della palazzina. "Gli episodi legati alla marginalità non sono sempre frutto di una scelta criminale: spesso sono l’unico sbocco per chi non ha accesso a opportunità concrete di autonomia - ha concluso l'assessora Luca - ecco perché rivendico con forza una politica che guardi ai più deboli non come un problema da rimuovere, ma come una parte della comunità da includere".


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