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Attualità sabato 21 marzo 2020 ore 12:18

Covid-19, ludoteche e spazi gioco chiedono aiuto

L'appello di oltre duecento soggetti: "Regione, Governo, famiglie, c'è bisogno di aiuti economici. Tuteliamo i luoghi dove crescono i nostri figli"



PONTEDERA — Sono più di duecento tra ludoteche, spazi gioco, asili, doposcuola della Valdera e del resto della regione.

Hanno lanciato un appello affinché la Regione Toscana e il Governo prevedano al più presto degli aiuti economici a queste strutture, viste le mancate entrate causate dall'emergenza Coronavirus.

"Parlo a nome della delegazione di Servizi per l'infanzia della Regione Toscana - ha detto Silvia Pulvirenti, che gestisce una ludoteca a Fornacette - vorremmo porre l'attenzione sulla nostra difficile posizione dovuta alla chiusura delle nostre attività in seguito all'emergenza sanitaria in atto. Le nostre attività svolgono servizi molto importanti, sono aziende private, la maggior parte gestite da giovani donne. Sono aziende piccole che non vendono ma offrono servizi mirati alle persone. Professionisti, educatori, insegnanti che con amore riescono a mandare avanti con poco tante attività educative, ludiche, teatrali, artistiche e ricreative". 

"Oggi il Coronavirus ci ha bloccato, togliendo quelle entrate fisse importanti per far funzionare l'ingranaggio aziendale, quel poco che serve per pagare gli affitti o i mutui, gli stipendi dei nostri dipendenti, le tasse, le bollette... Le famiglie che usufruiscono dei nostri servizi durante tutto l'anno hanno difficoltà a pagarci, dove non c'è difficoltà c'è il disappunto di pagare un servizio sospeso, che non usano".

"Senza entrate molti di noi non supereranno questo momento. Senza aiuto alla fine dell'emergenza sanitaria le famiglie che frequentavano queste strutture si potrebbero trovare senza servizi di aiuto alla famiglia, senza nidi, materne, senza ludoteche".

Pulvirenti è stata chiara: "Abbiamo bisogno di aiuto economico, chiediamo aiuto alla Regione Toscana, al Governo, ai Comuni, alle Unioni di Comuni, alle famiglie: aiutateci a continuare ad aiutarvi quando l'emergenza sarà finita. Aiutateci a far sopravvivere i luoghi dove crescono i vostri ( nostri) bambini".

Di seguito un estratto della lettera inviata da questi soggetti alla Regione Toscana:

"Da anni la Regione Toscana è fra le Regioni d’ Italia più sensibili alle richieste delle famiglie e attenta alla qualità dei servizi educativi presenti sul territorio. Nell’anno educativo 2017/18 il Sistema di rilevazione Regionale sulla Qualità ha rilevato la Qualità dei nidi del territorio Toscano ed ha invitato i servizi ad una riflessione su punti di criticità e punti di forza di ogni servizio presente nella varie zone dell’area Toscana.

Questo ha portato la gran parte dei servizi a migliorare i punti di criticità presenti negli ambienti, negli spazi, arredi e materiali, nell’assetto organizzativo, nella programmazione dei servizi, nelle relazioni e processi di esperienza, nelle relazioni con le famiglie con gli altri servizi e il territorio, e ad aumentare il livello di Qualità con impegno e investimento economico. 

Oggi purtroppo con la chiusura dettata dal Covid-19 dal 5 marzo 2020 siamo costretti a fare i conti con una nuova e dura realtà che ci impone di fare una riflessione non sulla Qualità ma su come poter sostenere i nostri servizi e non soccombere alle tante spese per i costi di gestione (dipendenti, affitto senza aiuti nelle categorie diverse dal C1, utenze, consulenti del lavoro e commercialisti,versamenti irpef ecc) e al mancato pagamento di tante famiglie delle rette di Marzo nonché del probabile mancato pagamento del mese di Aprile 2020 anche in seguito alle voci di un prolungamento della chiusura ben oltre il 3 Aprile 2020.

Partendo da una delegazione di 7 nidi privati di Scandicci, che si sono uniti per far fronte all'emergenza, si è arrivati al coinvolgimento di più realtà sparse sul territorio Toscano, arrivando cosi ad una delegazione di oltre 200 servizi (asilo nido, asilo nido domiciliare, spazio gioco, doposcuola, ludoteche)".

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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