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Attualità domenica 09 febbraio 2020 ore 07:00

​Da Pardossi alla Rotta (dell'Arno)

Con questa puntata destinata alle frazioni pontederesi si conclude il nostro viaggio sulle realtà cittadine e... campagnole, storiche e più moderne, di pianura e di collina.



PONTEDERA — Se Campione d'Italia è un famosissimo pezzo d'Italia in Svizzera - un enclave, ovvero una terra o una città dentro una terra straniera - Pardossi è un pezzo di Pontedera annidiato tra i comuni di Calcinaia, Cascina e Lari. Un vanto pontederese che però pochi conoscono e il cui nome, lo stesso anche di diversi abitanti del paese, è un po' misterioso. I pardossini-pontederesi sono una 'trecentina' e nel secolo scorso, quando il governo mussoliniano spostò Pardossi da Cascina a Pontedera, diventarono importanti per la grande fornace di mattoni che ha fruttato molto lavoro. Mentre una decina d'anni fa sembrò che davvero vi si costruisse un grande autodromo, progetto sul quale si aprirono lunghe polemiche servite però a niente perché quando sembrava che il progetto partisse non se ne face più di...niente. Peccato?

Verso Pardossi si spinge anche la frazione di Gello - dal latino Augellum, piccolo podere, più di 500 abitanti - al confine tra Pontedera e il comune di Lari votato verso le colline, Mentre un'altra frazione di pianura, sempre in quella zona, è Santa Lucia, borgata con qualche problema di traffico, ora in parte risolto, e ultimamente cresciuta fino ai mille abitanti e con un'azienda vinicola di livello mondiale. Il suo nome antico era Pedisciano, o qualcosa del genere, e l'allungamento di Pontedera in direzione sud l'ha fatta diventare confinante con la città.

Il Romito, la frazione più giovane, non è più il romito di un tempo che fu, un luogo davvero solitario come il nome stesso dice, ed è ormai abitato da circa 1300 persone, Un boom dovuto anche alla scelta di insediarsi al Romito di molti ex contadini e operai della Piaggio provenienti da tutta la Valdera, mentre ora siamo alla terza generazione. Famosa è la sua scuola, frequentata anche dai bambini-cittadini.
Il Romito confina con la ponsacchina Valdicava a sua volta confinante con la frazione pontederese dei Fabbri - il nome viene da alcuni fabbri che vi operavano per la riparazione dei carri e per la ferratura dei cavalli - che sulla testa ha la frazione collinare, ci siamo arrivati, di Treggiaia. 750 abitanti che fanno mille con quelli dei Fabbri. Già Treggiara, in omaggio alle tregge, carretti senza ruote, che costruiva, Treggiaia ha una grande storia risalente agli Etruschi, come dimostrano i reperti tornati alla luce. E si vanta d'aver il venticello più salubre di tutto il comune di Pontedera. Come nel caso di Pardossi, fu Mussolini, per così dire, a spostare Treggiaia (1924) dal comune di Palaia a quello di Pontedera. Chi sa perché
Dalle rispettive colline Treggiaia e Montecastello si guardano. E anche Montecastello, un tempo Mons-Castellum, ha una grande storia che lo portò ad essere un comune autonomo prima di venire inglobato da Pontedera. La sua bellezza storica è il castello, poi diventato villa Torrigiani-Malaspina ma sempre con tratti di mura e torri ben leggibili. E dopo una fase decadenza, da anni Montecastello si è ripopolata viaggiando verso i 600 abitanti e organizzando molte manifestazioni che attirano tanta gente.
Per chiudere, eccoci a La Rotta, un tempo territorio montecastellese e poi frazione di Pontedera. Anzi, la frazione con più abitanti, si era arrivati a circa duemila, e la più operosa perché vi si svilupparono una decina di fornaci operanti sull'Arno e non solo, come nel caso della più grande sviluppatesi nell'interno dove c'erano piccole laghi poi diventati il mare di Pontedera. E per chi non sapesse il perché di quel nome un po' sinistro, anzi parecchio sinistro, si sappia che deriva dalla piena (IX secolo) dell'Arno con conseguente rottura dell'argine rottigiano e il cambiamento del percorso del grande fiume in direzione di Pontedera. Insomma, la Rotta dell'Arno. E ci viene in mente una proposta: perché La Rotta non aggiunge ufficialmente quell' evento al suo nome?


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