Politica venerdì 22 gennaio 2016 ore 19:31
Dividere l'Alta Valdera è come tornare indietro

Alessio Lari, segretario provinciale Pd, interviene nel dibattito in corso e ribadisce che "...il ruolo delle Unioni è strategico e fondamentale"
PONTEDERA — "Senza una riflessione approfondita, ipotizzare di dividere l’Alta Valdera nell’appartenenza a due Unioni diverse rischierebbe di riportarci indietro nel tempo e far perdere le potenzialità ad un territorio omogeneo per tessuto socio-economico-culturale".
Alessio Lari, segretario provinciale del Pd, ha le idee chiare sul futuro dell'Unione Valdera, oggetto - in questi freddi giorni invernali - di prese di posizione, interventi, distinguo e lettere aperte, tra sindaci, ex sindaci, consiglieri di maggioranza e di opposizione. Segno che l'argomento è di grande interesse politico e istituzionale.
Aggiunge Lari, che è anche il sindaco di Buti: "Nell’ambito del processo di riassetto istituzionale e di
riorganizzazione dei servizi, c’è un aspetto che va sottolineato e
ribadito con forza: il ruolo delle Unioni dei Comuni (e in prospettiva il
processo di fusione soprattutto tra quelli di dimensioni più
piccole) è strategico e fondamentale".
"Si tratta di percorsi di condivisione per rendere migliore il
rapporto tra istituzioni e comunità locali - sottolinea l'esponente del Pd -. Unire significa infatti
ricevere più incentivi economici, maggiore accesso ai finanziamenti,
possibilità di realizzare economie di scala o alti livelli di
efficienza che i comuni da soli non potrebbero raggiungere. L’Unione Valdera, istituita nel 2008, è stata la prima unione dei
comuni nata in Toscana. Un progetto lungimirante che ha dato i suoi
frutti (portando anche ad alcuni progetti di fusione) e che
rappresenta un importante strumento a disposizione dei nostri enti
per stare al passo con i tempi e guardare al futuro con la giusta
prospettiva".
"Certo, nessuno vuole negare che ci siano stati e ci siano tuttora
questioni importanti da risolvere e che tutto l’impianto
istituzionale debba essere adeguato ad una situazione economica,
normativa e finanziaria notevolmente diversa da quando l’unione è
nata. Il progetto unione deve essere quindi rinnovato e rilanciato
attraverso un nuovo spazio di riflessione per impostare il
cambiamento e privilegiando il confronto con le forze politiche
locali e con i cittadini - è il pensiero di Alessio Lari -. Chi si interroga su quale sia stato in
questo senso il ruolo del PD evidentemente si è distratto perché
sull’Unione Valdera la discussione è stata ampia, aperta e ha
portato qualche mese fa alla stesura di un documento condiviso da
tutti i sindaci".
"Attualmente - conclude il segretario provinciale del Pd - senza una riflessione approfondita, ipotizzare di dividere l’Alta Valdera nell’appartenenza a due Unioni diverse rischierebbe di riportarci indietro nel tempo e far perdere le potenzialità ad un territorio omogeneo per tessuto socio-economico-culturale, che lavora insieme da oltre un decennio e che ha la propria forza e la propria prospettiva proprio nell’essere unito. Senza dimenticare, oltre tutto, che tanto a livello toscano quanto a livello nazionale l’indicazione che arriva in primis proprio dal PD è chiara ed è quella di andare verso l’incentivazione delle fusioni di comuni, tema sul quale sugli stessi territori si potrebbe e dovrebbe aprire adesso un nuovo dibattito".
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