Attualità lunedì 14 ottobre 2024 ore 19:30
Ex colonia Piaggio, un progetto per una nuova vita

Il sogno di recuperare il complesso nella Val d'Aveto, frequentato negli anni '80 dalle famiglie dell'azienda, in una tesi di laurea al Politecnico
PONTEDERA — Il futuro della ex colonia Piaggio di Santo Stefano d'Aveto potrebbe essere già scritto in una tesi di laurea. Questa, almeno, è la speranza del gruppo di una cinquantina di persone che, da qualche mese, sta cercando di recuperare l'immobile che durante gli anni Ottanta ha ospitato le loro famiglie durante le vacanze estive.
Tutto è cominciato a Luglio, quando una cinquantina di uomini e donne, figli e figlie di dipendenti Piaggio, hanno fatto visita alla colonia che li ha ospitati per decenni. "Una gita amarcord - ha spiegato Pietro Tedesco, uno dei membri del gruppo di quelli che erano i bimbi della Piaggio - con noi c'era l'assessore Alessandro Puccinelli: è stato bello, l'immobile oggi purtroppo è un rudere dopo essere stato venduto da Piaggio a una società che è però fallita".
"Oggi la colonia è all'asta per 800mila euro - ha continuato - per questo, insieme a Laura Battaglini e a tutti gli altri bimbi della Piaggio abbiamo pensato di fare un pranzo alle Officine Bocelli, insieme anche a don Angelo Cuter. In quella occasione abbiamo spiegato il nostro sogno: trovare una cordata di imprenditori toscani e liguri per rilevare la colonia. Ci piacerebbe, inoltre, siglare un gemellaggio tra Pontedera e Santo Stefano d'Aveto, il Comune in provincia di Genova che la ospita: sarebbe un modo per celebrare questi bei ricordi".
E in attesa di sapere se questo sogno si potrà davvero concretizzare, nei giorni scorsi a presentare un possibile progetto per recuperare l'immobile è stata una ormai ex studentessa, che su di esso ha incentrato la propria tesi di laurea. Si tratta di Anna Checola, piacentina, laureatasi al Politecnico di Milano in Product and Service Design con la votazione di 110.
"Ho sviluppato il mio interesse per il design per la montagna durante il corso di Design Alpino tenuto dal professor Faleri - ha spiegato - la Val d'Aveto è sempre stata presente nella mia vita: ogni estate passavo circa un mese di vacanza tra pascoli, vette e malghe, a giocare con i bambini del posto e a esplorare la natura. Anno dopo anno ho visto questo luogo trasformarsi, i negozi chiudere, le secondo case di vacanze vuote, gli alberghi deserti. Come designer mi sono chiesta: cosa posso fare? Come posso riprogettare servizi che portino di nuovo le persone in questa valle a cui sono tanto affezionata?".
E così, Checola ha scelto la colonia come spunto per dare nuova vita all'area, partendo proprio da questo immobile. "Quando mi hanno parlato della colonia qualcosa si è acceso dentro di me: conoscevo già questo luogo perché avevo sentito tanti racconti da mia madre e dalla gente del posto - ha continuato - tuttavia, solo con la consapevolezza di progettista mi sono resa conto del valore storico artistico dell'edificio e dell'immensa perdita, oltre che del potenziale".
"Da qui è iniziato tutto, ho contattato quelli che erano i bambini della colonia, ci siamo conosciuti sui social e abbiamo deciso di andare assieme - ha concluso - con loro ho fatto un co-design per pensare assieme a nuovi servizi per questo luogo. Credo che questo progetto e questa storia abbiano tantissimo da dare, e da dire, e spero un giorno di rivedere questo luogo splendere".
Pietro Mattonai
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