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Politica giovedì 31 gennaio 2019 ore 07:45

Franconi-Leone, domenica si vota

Saranno le seconde primarie a Pontedera. Rossi e Marconcini le evitarono e Simone Millozzi le vinse



PONTEDERA — Domenica, dunque, si vota per la primarie del centrosinistra. Bisticcio di parole a parte, sono le seconde primarie per la scelta del nuovo candidato sindaco di Pontedera dell'area, appunto, di centrosinistra - qua il centrodestra non le ha mai usate anche se Fratelli d'Italia ora le ha chieste - e presentano due volti: quello del Pd di Matteo Franconi indicato già da due mesi e quello di Eugenio Leone indicato da una coalizione civico-politica comprendente anche il Partito Socialista. Mentre Matteo Franconi è appoggiato anche da una lista della sinistra di Leu.
E, diciamoci la verità, il favorito è lui mentre la vittoria di Leone sarebbe una sorpresa.
Stavolta la tenzone, ci sembra, non è al livello di quella di 10 anni fa quando Simone Millozzi, già assessore allo sport, batté gli assessori, anch'essi Democratici, Daniela Pampaloni e Stefano Lemmi. I primi due dell'area politica più di sinistra del Pd, da sempre in maggioranza interna del partito a Pontedera, e il terzo, ora governatore della Misericordia, dell'area di Enrico Letta.

I risultati di allora videro in testa Simone Millozzi con 2345 voti mentre la sua principale e molto agguerrita "duellante" fu votata da 1524 partecipanti alle primarie, con Renato Lemmi staccato. In totale votarono oltre 4 mila pontederesi, cifra che oggi appare ardua da raggiungere. All'inizio della campagna primarie Daniela Pampaloni, appoggiata soprattutto dal 'mondo' della scuola, della cultura e delle donne, il suo 'mondo', sembrò quasi la favorita, ma le schede decretarono vincitore Millozzi con una buona maggioranza. Che poi ripeté al momento del voto esteso a tutti i cittadini conquistando il 55,76% con 8819 voti, per cui evitò il ballottaggio, introdotto nel 1993 ed evitato dai suoi predecessori Enrico Rossi e Paolo Marconcini.

In altre primarie del PD a Pontedera hanno votato in circa tremila nel 2015 per la scelta tra Renzi e Cuperlo ed in circa duemila nel 2017 per eleggere il segretario tra Renzi, Orlando ed Emiliano. 


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