Attualità giovedì 15 settembre 2016 ore 13:45
Il piccolo Erasmus raccontato dai ragazzi
Quattro studenti del liceo Montale sono in Svezia per un mese. Ecco i loro reportagedopo una settimana
PONTEDERA — E' trascorsa una settimana da quando sono partiti da Pontedera. Quattro studenti del liceo Montale, Marta Giani, Sara Biasci, Anita Macelloni e Giovanni Profeti, sono i protagonisti del "piccolo Erasmus" di un mese in una scuola della Svezia. Resteranno a Östersund fino al primo ottobre.
Ecco i diari dei quattro ragazzi:
Anita Macelloni - Östersunds
E' passata poco più di una settima dal nostro arrivo in Svezia ed
è davvero incredibile il numero di cose che abbiamo visto o
imparato e come ci stiamo ambientando ad abitudini e stili di vita
diversi dai nostri; in qualche modo è come se ci sentissimo un
po' a casa ormai.
Abbiamo
trovato, e continuiamo tuttora, a trovare differenze tra i due paesi
coinvolti nello scambio, non solo in generale per quanto riguarda il
cibo, la scuola, i mezzi di trasporto, le abitazioni e tutto il resto
ma anche a livello delle piccole cose e del modo di vivere.
In questi
giorni, oltre ad aver visitato il centro della città di
Östersund
e aver assistito alle lezioni nella scuola locale, abbiamo
sperimentato cose nuove che le persone sono solite fare qui a
Östersund
e che, invece, possono risultare più insolite per noi studenti
di Pontedera. Abbiamo navigato sul lago indossando cappelli e tute da
sci e bevendo cioccolata calda, abbiamo raccolto le bacche e i
mirtilli nella foresta per poi fare ottime marmellate, abbiamo visto
i diversi punti panoramici della città e abbiamo fatto mille
foto per ricordare questi momenti divertenti, abbiamo visitato il
museo e le mostre ascoltando i nostri corrispondenti raccontarci le
storie e leggende su questa fredda città svedese, siamo andati
allo stadio a tifare con sciarpe e bandiere per una squadra che ci
appartiene soltanto da poco tempo e, infine, abbiamo visitato le
città più “vicine”.
Giovanni Profeti - La partita dell'Ofk
Domenica 11
Settembre io ed il mio corrispondente Olof Engdahl siamo andati a
vedere una partita casalinga del team locale di calcio Östersunds
Fotbollsklubb anche comunemente chiamato ÖFK che milita per il
primo anno della sua storia nella prima divisione Svedese ovvero la
nostra Serie A. La giornata calcistica è iniziata nel primo
pomeriggio quando io, Olof ed un suo amico siamo andati nel Pub
sportivo della città dove prima di ogni partita si ritrovano i
supporter locali e quelli della squadra ospite per salutarsi, cantare
insieme qualche coro e parlare dell’andamento del campionato e
della propria squadra. Successivamente siamo andati allo stadio
insieme ai “Falkarna Östersund” il gruppo locale di
supporter del quale fa parte anche Olof, arrivati, abbiamo cominciato
a preparare gli striscioni, le bandiere e la coreografia organizzata
per l’ingresso in campo dei giocatori, dopodiché ci siamo
posizionati in attesa dell’inizio del match. La partita ha preso
subito una piega favorevole per i padroni di casa che hanno segnato
due goal nei primi 45 minuti controllando poi la partita nel secondo
tempo e sfiorando il 3-0 con una traversa colpita negli ultimi minuti
del match. Dopo la partita abbiamo aiutato i Falkarna a riordinare
gli striscioni e le bandiere, dopodiché siamo tornati a casa,
contenti di una bella vittoria. È stata una bella esperienza
assistere ad un match di un campionato diverso dal nostro, cantare
canzoni a me sconosciute e vedere quanta civiltà ci sia negli
stadi svedesi, non ci sono barriere a dividere i settori, non ci sono
celerini o carabinieri ma solo normali steward e i tifosi fra squadre
avversarie escono a bersi una birra tutti insieme come se fossero
dello stesso team!
Sara Biasci - Sundsvall
Sundsvall è una
città che si
affaccia sul Golfo di
Botnia,
nella parte settentrionale del mar Baltico, si trova nel centro-nord
della Svezia, a 189 chilometri da Östersund.
Domenica con la mia corrispondente Matilda Nilsson e 3 sue amiche (di
cui una con la patente) siamo arrivate a Sundsvall in macchina
impiegandoci quasi 3 ore, un tragitto considerato breve dagli
svedesi, abituati ad avere grandi centri abitativi molto distanti tra
loro. In effetti 3 ore in macchina passano veloci quando le strade
non sono per niente trafficate e puoi osservare bei paesaggi fuori
dal finestrino ascoltando musica, chiacchierando e mangiando le
famose caramelle svedesi da noi chiamati “ciuccini”.
A Sundsvall abbiamo
visitato la chiesa principale e il centro, dove siamo arrivati verso
le 5, momento della giornata cui, dato che é ora di cena, i
negozi sono chiusi e le strade sono quasi deserte.
Prima di arrivare in
centro, tuttavia, abbiamo fatto un giro fuori città. Non
poteva mancare la tappa all’ikea dove abbiamo pranzato da veri
svedesi e dove le ragazze hanno comprato candele profumate, cornici e
piantine. Inoltre abbiamo girato in macchina nella campagna fuori
città, tra strade secondarie poco trafficate e campi coltivati
dove si trovano adorabili cottage “immersi nella natura” in cui i
proprietari solitamente passano il periodo estivo. Matilda ci ha
mostrato il cottage della sua famiglia, molto carino e accogliente
dove abbiamo passato un po’ di tempo godendoci il sole e il tempo
insolitamente caldo per un giorno di settembre.
Infine siamo arrivate su
un promontorio fuori città che è utilizzato come
piccolo impianto sciistico durante l’inverno, da dove si ha una
bellissima vista su quasi l’intera città fino al mare.
Marta Giani - Gita in barca
Siamo
qua davvero, siamo arrivati e ci siamo infiltrati in tutto e per
tutto in questa vita svedese piena di novità.
Ieri
pomeriggio (13 settembre 2016) abbiamo fatto un giro in barca sul
lago di Österund, Storsjön, uno dei più grandi della
Svezia. Abbia costeggiato la riva, guardando le infinite foreste e il
sole che tramontava piano davanti a noi.
La
natura svedese sembra non finire mai. Alberi, campi da golf,
ristoranti e case in riva al lago da far invidia a chiunque. Quando
il sole stava ormai per scomparire, siamo tornate indietro e ci siamo
messe nel mezzo al lago dove abbiamo spento la barca.
Abbiamo
mangiato della cioccolata e bevuto un succo caldo di lamponi
dolcissimo, che magari a pensarlo non sembra buono, ma provare per
credere che è davvero ottimo. Dopo
poco abbiamo attraccato al molo, mentre sopra le montagne in fronte a
noi, la luna crescente si faceva notare nel cielo rosa del tramonto.
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