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Attualità mercoledì 21 maggio 2025 ore 16:30
La città aderisce ai 50mila sudari per Gaza

L'iniziativa di livello nazionale sarà attuata anche a Pontedera dall'Arci Valdera, tra la biblioteca "Gronchi" e il parco Grotowski
PONTEDERA — All'iniziativa nazionale "50mila sudari per Gaza", in programma sabato 24 Maggio, ha aderito anche il Comune di Pontedera, che ha organizzato due diversi appuntamenti per manifestare la propria solidarietà nei confronti della popolazione civile della Striscia di Gaza.
Alla biblioteca comunale "Giovanni Gronchi" sarà esposto un telo bianco, mentre all'esterno del Teatro Era sarà allestito invece un punto di ritrovo e riflessione organizzato da Arci Valdera, con la presenza e la partecipazione di cittadini e amministratori locali.
"Sabato 24, dalle 15,30 alle 17,30, nel parco Grotowsky, davanti al Teatro Era, ci diamo appuntamento per denunciare cosa sta accadendo a Gaza, per testimoniare con la nostra presenza l'indignazione, la rabbia, il senso di impotenza, ma anche il fatto di non volersi rassegnare di fronte a tanta ingiustizia che sta rendendo un intero popolo vittima di genocidio - hanno scritto gli organizzatori - lo faremo mettendo a disposizione dei presenti un lenzuolo bianco come simbolo su cui chi vuole potrà lasciare un segno in risposta all'appello nazionale".
"A Gaza i sudari avvolgono i corpi dei palestinesi morti ammazzati, e sono così diventati simbolo della strage - viene scritto nell'appello - sono, cioè, gli oggetti comuni del nostro tempo crudele. Come si fa a piangere, onorare la memoria, dei morti di Gaza in 700 giorni di assedio? Come si fa a piangerli uno per uno? Proviamo a farlo sabato 24 Maggio: in ogni città, paese, contrada d'Italia. Riempiamo piazze, strade, finestre di lenzuoli bianchi a ricoprire il selciato e le facciate di edifici privati e pubblici".
"Vorremmo che tutti insieme, in tutta Italia, arrivassero al numero tragico dei 50mila di Gaza - hanno concluso gli organizzatori - tutti insieme saranno i corpi che il mondo non vuole vedere. Facciamolo sui social e negli spazi pubblici, ciascuno con il suo telo. Facciamolo organizzandoci per condominio, strada, quartiere: ma anche da soli, ognuno alla sua finestra".
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