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Politica domenica 26 agosto 2018 ore 10:30

Arcenni agita la comunità senegalese

Dia Papa Demba (foto da FB)

Scontro fra l'esponente del centrodestra e Dia Papa Demba, rappresentante dei senegalesi, sull'affollamento delle case e il degrado in zona stazione



PONTEDERA — Un servizio giornalistico dell'emittente Tv 50Canale, sollecitato da Matteo Arcenni (FdI - centrodestra Valdera) e rilanciato dallo stesso tramite Facebook, ha provocato agitazione nella comunità senegalese. Al centro del servizio il degrado in zona stazione e il sovraffollamento di alcuni appartamenti, con le telecamere che sono entrate in un edificio che si affaccia su piazza Unità d'Italia, palazzo abitato da numerosi immigrati africani.

"Si racconta che qui c'è il far west - ha replicato tramite social network Dia Papa Demba, rappresentante della comunità senegalese di Pontedera, con un video dalla piazza delle stazione - ma qui io vedo solo tranquillità". "Addirittura questa mattina - ha aggiunto Demba - quelli di Canale 50 insieme a Matteo Arcenni hanno fatto un video entrando addirittura in questo palazzo dove ci sono dei senegalesi, entrando dietro, raccontando delle fandonie [...], dicendo che i senegalesi hanno buttato giù il muro. Devono imparare a dire la verità, perché questo muro in realtà non è mai esistito, quello spazio serve per andare a leggere i contatori". 

"Tutti quelli che abitano lì pagano regolarmente l'affitto - ha proseguito il rappresentante della comunità senegalese -, non sono gente che scappano dalla legge, voi non rappresentate la legge, se volete fare politica imparatelo a fare onestamente, non andate a fare sciacallaggio e avvoltoi, perché qui, Pontedera, è una città solidale, dove gli immigrati [...] vivono da più di trent'anni. Voi siete giovani, non dovete andare a fare i salvinisti per accendere fuoco in questa città, perché questa città non lo merita". 

"A Pontedera siamo 28mila abitanti - dice ancora Demba -, ci sono problemi più importanti della stazione. Discutiamo dei problemi dei giovani, dei problemi della città ma non di immigrati: è un problema sì ma ci sono altri problemi più seri", facendo riferimento anche ai richiedenti asilo che "poverini, stanno tutto il giorno alla stazione perché non sanno dove andare".

"Pontederesi, questa è la nostra città - ha concluso il rappresentante dei senegalesi - e ci vogliamo bene così: amiamoci ma non facciamoci la guerra".

La controreplica di Arcenni non si è fatta attendere. L'esponente del centrodestra arriva a sostenere che "Dia Papa Demba, soggetto di spicco della comunità senegalese di Pontedera, ci definisce 'sciacalli', ci insulta in malo modo, ci minaccia pubblicamente". Quindi dà la sua versione di quanto accaduto.

"L’emittente ci stava intervistando in piazza Unità d’Italia - spiega Arcenni -, quando un cittadino senegalese, dalla finestra di casa sua, ci ha invitato a fargli visita. Una volta entrati nell’appartamento, ci ha raccontato che all’interno vivono, circa, altri dieci suoi connazionali, che alcuni non fanno nulla e che lui è uno dei pochi ad avere un lavoro regolare. Il ragazzo che ci ha invitato in casa, invece, ha un regolare contratto di lavoro, e si lamenta delle condizioni disumane in cui vive con i coinquilini, oltre 10 persone in un piccolo appartamento con appena 3 camere e un bagno". 

"Premettendo che il Comune ha il dovere di intervenire accertandosi sulla modalità d’affitto - prosegue l'esponente del centrodestra -, con l’aiuto delle forze dell’ordine, per il sovraffollamento all’interno dell’abitazione, vogliamo porre alcune semplici domande al Sig. Dia Papa Demba. Vorremmo sapere se crede che sia giusto che i suoi connazionali, di cui si fa portavoce, vivano come bestie, stipati in undici in un normale appartamento. E vorrei sapere anche se trova giusto che la maggior parte di loro abbiano lavori non regolari. Secondo Dia Papa Demba, le immagini realizzate con Canale 50 e Rete Valdera rappresentano la normalità? La sua idea di integrazione? La corretta integrazione? Che si prenda la responsabilità di dire pubblicamente che è tutto regolare, che va bene così. E che non si permetta di avvicinarci a brutalità come il razzismo e la xenofobia".

Ancora Arcenni: "Non possiamo accettare che nella nostra città si viva in undici o più in un appartamento. Di qualsiasi etnia esse siano. Il rispetto delle regole viene prima di tutto. Per questo Dia Papa Demba stai sereno noi continueremo la nostra politica di legalità e di aiuto ai cittadini per bene che rispettano le regole e le leggi e se Dia Papa Demba non è d’accordo con noi ce ne faremo una ragione, il nostro interesse non è far contento lui ma i cittadini per bene e regolari che amano e vogliono vivere in una città tranquilla e sicura".

Per Arcenni "Quello che è successo mercoledì a Pontedera ha segnato uno spartiacque nel mondo dell’immigrazione locale è caduto il muro del silenzio e di una certa forma d’omertà. Fino ad oggi nessuno della comunità straniera aveva avuto il coraggio di denunciare lo stato in cui si trovano molti di loro, costretti a vivere come bestie in pochi metri quadrati, in situazioni igienico sanitarie incredibili e inaccettabili. Questa non può essere definita accoglienza o integrazione, ma è una cosa abominevole che grida giustizia e che necessita di vedere accertare le responsabilità e le eventuali connivenze di chi non ha controllato, ha coperto o ha lucrato su queste situazioni".

"Questo ragazzo è un esempio per la nostra città - ha concluso Matteo Arcenni - e rappresenta un punto di partenza per la soluzione del problema immigrazione. Cittadino straniero con regolare permesso di soggiorno, che lavora regolarmente e paga le tasse e che giustamente denuncia lo stato in cui è costretto a vivere. Un uomo coraggioso che ha denunciato queste situazioni a rischio della sua incolumità, e lo possiamo dire visto come è stato apostrofato e trattato dai suoi coinquilini: un uomo che merita aiuto! Per questo ci rendiamo disponibili a dare una mano a questo ragazzo a trovare una sistemazione regolare e dignitosa, dove si possa vivere come uomini e donne. Dimostrando con i fatti che dobbiamo garantire una qualità della vita migliore a tutti i Pontederesi, anche a quelli che provengono da altre nazioni purché siano regolari, rispettino le leggi e la cultura Italiana, lavorino regolarmente e paghino le tasse".

Qui sotto il servizio di 50Canale pubblicato da Arcenni.



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