Attualità lunedì 29 luglio 2019 ore 17:30
Muggini, la strage viene da lontano

Sembra che sia cominciata addirittura dall'Aretino e stavolta non c'entra l'Usciana che dalla zona concerie sbocca in Arno alle porte di Pontedera
PONTEDERA — Trasportati dalla corrente continuano a galleggiare nell'Arno in piena _ ma niente di pericoloso per le città e i paesi che vi si affacciano_ le migliaia e migliaia di muggini morti per motivi che l'Arpat considera "naturali". E stavolta non ha 'colpe' l'Usciana che negli anni '70 portò in Arno l'inquinamento delle lavorazioni conciarie uccidendo il fiume.
Abbiamo infatti 'inseguito' l'Usciana, trovandola pulita e senza morìe, e l'Arno fino a Santa Croce. E sull'Arno abbiamo visto passare o arenarsi sotto i ponti o in tratti di argini altre migliaia di muggini, per cui quel che è successo non sembra 'colpa' né dell'Arno che dopo Empoli scorre nella pianura pisana verso il mare.
E se ci sono colpe vanno ricercato ancora più a monte, nel fiorentino e, pare, ancora più a monte in direzione di Arezzo.
Anche il già pluricampione del mondo di canottaggio, Leonardo Pettinari, ora carabiniere-forestale, conferma la tesi che la morìa abbia investito soltanto i muggini perché sono pesci, per così dire, più 'delicati'. Sia perché abituati ad acque migliori rispetto a quelle attuali dell'Arno sia perché di questi tempi risalgono i fiumi per l'appuntamento con la riproduzione. Dall'amore voluto dalla natura, dunque, alla tragedia altrettanto naturale.
Due situazioni raramente concomitanti perché in luglio non si ricordava una scarica d'acqua come quella di questo appena passato fine settimana, sabato e domenica.
Mario Mannucci
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