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Politica giovedì 15 dicembre 2022 ore 16:15

Niente luci di Natale, è ancora polemica

Corso Matteotti a Pontedera

Il gruppo di opposizione di Fratelli d'Italia spiega come le luminarie sarebbero state possibili a basso costo, il sindaco chiarisce la sua posizione



PONTEDERA — Luci sì, luci no. Continua la polemica sulle luminarie di Natale, che per quest'anno, a Pontedera, non ci saranno. Un appuntamento rimandato alle prossime festività, che però ha creato qualche malumore tra commercianti e opposizioni.

Tra queste, il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, con l'ex candidato sindaco Matteo Bagnoli che accusa l'amministrazione di non aver provveduto a installare le luci giustificandosi su costi troppo eccessivi. "Per anni Pontedera è stato il salotto buono del Natale - ha detto - quest'anno, con la scusa del caro bollette, non sono state installate le luminarie. Lo scorso anno c'è stata una spesa davvero consistente, mentre stavolta la città è senza il benché minimo spirito natalizio. Sarebbe servito più buon senso".

"Ci dispiace che le associazioni di categoria e i commercianti non siano stati coinvolti - ha proseguito - quel che è certo, è che in altri Comuni, con investimenti non molto elevati, si è riusciti ad addobbare i centri. A Ponsacco sono stati spesi 19mila euro, mentre qua a Pontedera, con luci a led intorno alle 130 piante di Corso Matteotti, accese per 7 ore al giorno per 40 giorni, saremmo riusciti a spendere intorno a 13mila euro, con un consumo energetico di appena 300 euro. Non certo soldi buttati via". 

Il consigliere Matteo Bagnoli

Una proposta alternativa alla quale, indirettamente, ha risposto il sindaco Matteo Franconi, che ha voluto chiarire la posizione dell'amministrazione sul caso. "Quest'anno ci ha portato una guerra nel cuore dell'Europa, una tragedia ancora lontana dalla parola fine e un conflitto che ha causato un aumento vertiginoso dei costi dell'energia attraverso una spirale di speculazioni che hanno travolto imprese e famiglie - ha scritto - noi non abbiamo voluto far finta di niente e per questo Natale abbiamo deciso di fare una scelta anche simbolica: dare valore al calore delle voci anziché a quello delle luci".

"Lo abbiamo fatto perché per illuminare dignitosamente la nostra città non basta qualche filamento luminoso aggrappato a qualche albero ma servono risorse importanti e 15 km di luminarie - ha specificato - perché da tempo abbiamo deciso di non chiedere contributi alle attività economiche; perché riteniamo che nei momenti di difficoltà generale serva coraggio senza ipocrisie. Pertanto, abbiamo voluto dirottare le poche risorse a disposizione per dare voce al linguaggio della cultura e alla capacità espressiva dell'arte con l'idea di mettere al centro del nostro Natale le persone".

Il sindaco Matteo Franconi

Per Bagnoli, però, le luci sarebbero state comunque possibili. "Con degli accorgimenti, avremmo potuto installarle, anche per aiutare i commercianti e invogliare le persone a venire a Pontedera - ha aggiunto - peraltro, la festa di capodanno non sappiamo ancora quanto è costata, ma sicuramente più di 13mila euro. Un'iniziativa che potrà aiutare qualche ristorante, ma non tutti i negozianti. Anche per questo, insieme a Matteo Arcenni, Mario Di Candia e Giuseppe Ruggero di Fratelli d'Italia, chiediamo di sostenere il commercio locale con acquisti a chilometri zero, come facciamo ogni anno".

"Accogliamo le scelte e le opinioni di tutti e rispettiamo le critiche di chi storce il naso perché il Corso non è illuminato così come quelle di chi, l'anno passato, riteneva sprecati i soldi per illuminarlo - ha concluso il sindaco Franconi - arriviamo persino ad accogliere la polemica di quelle forze politiche che sono abituate a lucrare su slogan utili soltanto a coprire il vuoto della propria incoerenza. Ma a quelle forze che hanno il legittimo compito di governare il Paese ci permettiamo un suggerimento: nella finanziaria che stanno approvando non taglino le risorse, come stanno facendo, per le persone più fragili".


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