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Lavoro sabato 07 ottobre 2017 ore 12:41

Non chiamatele e non chiamateli buttafuori

L'agenzia di formazione Afram organizza corsi di formazione per esercitare questa professione in cui serve disciplina e capacità di analisi



PONTEDERA — Il cervello è diventato il muscolo più importante. Prima li chiamavano buttafuori, uomini muscolosi, senza tanti discorsi e senza tanti scrupoli, e soprattutto senza che ne fosse stata verificata la moralità.

L'agenzia di formazione Afram organizza corsi di formazione per questa figura professionale: "Il Decreto ministeriale del 6 ottobre 2009 ha cambiato il nome in "Personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico e in pubblici esercizi" ma ha soprattutto stabilito un nuovo modo di gestire questa professione, partendo dal presupposto che la carta vince sulla pietra".

"Il caso della poliziotta - hanno spiegato da Afram - che durante uno sciopero si tolse il casco antisommossa e fece tre passi avanti andando a parlare ai dimostranti, riuscendo con il suo atteggiamento ad allentare la tensione, i pompieri che in Catalogna si sono messi fra i dimostranti e le forze dell'ordine, riuscendo a risolvere la situazione evitando che degenerasse, sono la dimostrazione che ci sono più sistemi per affrontare momenti difficili e di tensione".

"La preparazione e la capacità di assumere il controllo al momento opportuno, consentono di prevenire, di intervenire per mantenere l'ordine e la sicurezza, usando la forza solo come estrema ratio e sempre coinvolgendo le forze dell'ordine. È questo quello che viene insegnato nei corsi che Afram organizza ed è per questo che anche le donne iniziano a partecipare . E di donne ce n'è proprio bisogno".

"Negli stadi, nelle discoteche, ai rally, nelle feste private e in qualsiasi tipo di manifestazione non ci sono naturalmente solo uomini e allora diventa normale che in certe circostanze la presenza femminile diventi indispensabile per far si che le partecipanti si sentano rassicurate vedendo alcune di loro pronte a mantenere l'ordine. Dopo 90 ore intense di corso, che prevede materie inerenti in area giuridica e psicologica,il primo soccorso e la sicurezza, e dopo aver superato l'esame che rilascia il diploma, aver effettuato le visite mediche richieste, la prefettura, in base all'affidabilità della persona, rilascerà l'autorizzazionea esercitare la professione. Ecco perché oggi partecipare a questi corsi significa immettersi in un circuito di personale sempre più qualificato, trattandosi di un lavoro che, in base alla nuova legge, prevede requisiti indispensabili per poter essere esercitato".


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