Attualità venerdì 06 ottobre 2023 ore 20:00
Piazza Mazzinghi, la città abbraccia Sandro

Il due volte campione del mondo che fece conoscere Pontedera ovunque dà il nome a una nuova piazza: "Sandro incarnava i veri valori dello sport"
PONTEDERA — Incastonata nel mezzo tra Corso Matteotti e Bella di Mai, dov'è nato e cresciuto, da oggi a Pontedera c'è piazza Alessandro Mazzinghi, il primo degli appuntamenti di un fine settimana dedicato al campione pontederese che fece sognare la città.
Una sfilata di campioni e amici, familiari e alunni delle scuole, che ha abbracciato simbolicamente Sandro, scomparso nell'Agosto 2020 e ancora oggi presente nella memoria pontederese. A cominciare dai figli, David e Simone Mazzinghi, che anche a nome della madre, Marisa, hanno preso parte all'iniziativa insieme a due eroi del pugilato italiano come Francesco Damiani, medaglia d'argento alle Olimpiadi del 1984 e campione del mondo, e Patrizio Oliva, lo "Sparviero", anche lui campione iridato.
"Con orgoglio intitoliamo questa piazza a Mazzinghi - ha detto il sindaco Matteo Franconi - un'icona della nostra città che, a decenni di distanza, ci fa raccontare ancora le sue vittorie e i suoi successi, che trascinarono Pontedera fuori dalla crisi. Sandro incarna dei valori assoluti, che vogliamo promuovere".
Il luogo scelto, poi, non è casuale: la piazzetta all'incrocio tra via del Teatro e via Giacomo Rossini, del resto, è stata centrale nella vita di Mazzinghi. "A pochi passi dai caseggiati dov'è cresciuto, qui Sandro ha visto per la prima volta, in quello che era il cinema-teatro della città, il film Lassù qualcuno mi ama, che lo portò ad amare il pugilato - ha raccontato Riccardo Minuti, consigliere comunale - e, dopo aver smesso con la boxe, aprì qui il ristorante che gestì insieme a Loriano Bracaloni, da tutti noto come Castero".
Presenti anche Dario Torromeo, regista dello spettacolo Il Ciclone di Pontedera, tratto dal suo libro Anche i pugili piangono e che sarà sul palco del Teatro Era questa sera, e Ugo Russo, storica voce della redazione sportiva del Giornale Radio Rai. "Generosità, coraggio e determinazione: Sandro incarnava questi valori e insegnava agli altri come rialzarsi di fronte alle difficoltà - ha detto commosso - ai bambini chiedo di riscoprire i valori veri di Mazzinghi, in particolare quello della famiglia come approdo sicuro".
Quindi, dopo i ringraziamenti di David e Simone e la benedizione di don Massimiliano Garibaldi, lo svelamento dell'installazione con la foto di Sandro Mazzinghi, collocata a pochi passi dal nuovo cartello stradale. Che, adesso, insieme alla memoria collettiva, aiuteranno a ricordare ancora una volta chi era il campionissimo di Pontedera.
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