Attualità giovedì 09 maggio 2019 ore 18:10
Revet, dopo la plastica l'acciaio
La grande azienda di Gello, 200 dipendenti più 100 dell'indotto, ha inaugurato anche un impianto per il riciclo dell'acciaio che viene triturato
PONTEDERA — E' stato inaugurato questo pomeriggio, nello stabilimento Revet di Pontedera, il nuovo impianto che seleziona e tritura gli imballaggi in acciaio raccolti in modo differenziato dai cittadini toscani, trasformandoli in proler, bricchetti pronti ad entrare nel forno elettrico dell’acciaieria per il successivo riciclo.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza delle autorità e di una folta delegazione di rappresentanti del consorzio nazionale per il riciclo dell’acciaio Ricrea, che partecipa nell’iniziativa la quale costituisce il progetto pilota di una gestione del riciclo teso all’accorciamento della filiera e al controllo dei flussi sino all’effettivo utilizzo in acciaieria. Progetto, a cui Revet ha riservato un’area di circa 3600 metri quadri all’interno dello stabilimento.
"Siamo orgogliosi di aggiungere un altro tassello all’economia circolare toscana – ha spiegato il presidente di Revet Livio Giannotti – abbiamo l’ambizione di trasformare la nostra azienda nell’hub toscano del riciclo e l’impianto che inauguriamo oggi è solo il primo di una serie di investimenti che abbiamo programmato nei prossimi anni per consolidare le filiere toscane del riciclo".
L’impianto inaugurato oggi tratterà a regime 10mila tonnellate l’anno di imballaggi d’acciaio (circa 7mila provenienti da impianti di selezione del multimateriale leggero e pesante presenti in Toscana; circa 3mila da impianti di trattamento meccanico biologico delle raccolte indifferenziate).
"Questo nuovo impianto - ha detto l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni - conferma e rafforza il ruolo strategico di Revet nelle politiche pubbliche della Toscana per sostenere un sempre maggiore sviluppo dell’economia circolare nel nostro territorio. Come amministrazione regionale crediamo con convinzione nei benefici ambientali, occupazionali ed economici del riconvertire l’economia verso il modello di circolarità e, dopo l’introduzione, quest’anno, nello Statuto regionale dei principi dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare, la Giunta regionale ha proposto il mese scorso, all'attenzione del Consiglio, una proposta di legge per creare strumenti concreti di supporto, anche economico, agli interventi di settore".
Revet si occuperà dell’intera filiera, andando a prendere gli imballaggi in acciaio anche in tutte le altre piattaforme toscane di selezione delle raccolte differenziate, per poi valorizzarle a Pontedera e quindi inviarle presso le fonderie indicate dal consorzio nazionale Ricrea.
"Siamo molto contenti di essere coinvolti in questo progetto – ha spiegato Domenico Rinaldini, presidente Consorzio Ricrea - in una regione dove negli ultimi cinque anni abbiamo raggiunto importanti risultati, sviluppando convenzioni con tutti i comuni e raddoppiando di gran lunga la quantità di imballaggi in acciaio raccolta, passata da 6.328 ton. del 2014 a 14.500 ton. nel 2018. Questo grazie all’impegno di tutti i protagonisti della filiera: comuni, convenzionati e operatori. Ci auguriamo che il progetto definito con Revet porti i risultati attesi e costituire un punto di partenza per nuove iniziative da avviare in altre regioni".
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