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Attualità venerdì 01 aprile 2022 ore 19:15

Rifiuti, dalla Valdera due progetti in Regione

I colori di Tremlett all'impianto di Legoli

Probabili due nuovi impianti di Belvedere e RetiAmbiente a Legoli e di Alia a Gello di Pontedera ma al momento senza il coinvolgimento del Comune



PONTEDERA — In totale si parla di 1,5 miliardi di euro di investimenti. Una cifra monstre che servirà a realizzare quegli impianti "recupero/riciclo rifiuti urbani e/o rifiuti derivati dal trattamento degli urbani", come si legge nell'avviso pubblico della Regione emanato a Dicembre. E che, dopo la proroga, si chiuso nella giornata di ieri, giovedì 31 Marzo. Facendo emergere ben 36 progetti e investimenti che riguardano anche la Valdera, in particolare Peccioli e Pontedera.

L'obiettivo a lungo termine è quello di virare definitivamente verso l'economia circolare, per abbandonare i termovalorizzatori, dire di no a nuove discariche e raggiungere gli standard richiesti dall'Unione europea per quanto riguarda la gestione dei rifiuti.

Come scritto ieri da QUInews, a Peccioli si tratta di un'alleanza tra Belvedere Spa e RetiAmbiente, gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti per la Toscana costiera. In questo caso, a Legoli, dove si punta alla costruzione di un vetrificatore.

"Complessivamente abbiamo presentato 17 progetti, molti dei quali orientati a valorizzare la raccolta differenziata dei cittadini che, sul territorio, sono di buona quantità e qualità - ha spiegato il presidente di RetiAmbiente, Daniele Fortini - vogliamo riciclare e generare materie per darne un nuovo impiego. Cosa che fino a oggi, purtroppo, non è stata fatta per un importante deficit impiantistico".

"Il vetrificatore di Peccioli, si muoverebbe in questa direzione: diminuire la quantità di rifiuti che vanno in discarica per allinearci agli obiettivi dell'Unione europea - ha aggiunto - l'avviso pubblico, per questo, è stato fondamentale, perché rappresenta un cambio di paradigma. La Toscana ha sollecitato un dialogo coi territori, ciascuno dei quali ha potuto identificare i propri fabbisogni e individuare i percorsi più idonei per dar concretezza a un'economia davvero circolare".

Il presidente di RetiAmbiente, Daniele Fortini


"Mi pare sia stato un successo, sono stati presentati moltissimi progetti - ha concluso Fortini - quel che più conta, a mio avviso, è il coinvolgimento dei Comuni e delle comunità. A Massa, a Cecina, a Capannori, a Livorno, a Pisa e a Peccioli le amministrazioni sono partecipi dei progetti proposti da RetiAmbiente. I territori hanno avuto la capacità di non assistere passivamente, ma di cogliere una grande opportunità: c'è un protagonismo vibrante".

A Pontedera, invece, il progetto presentato riguarda la zona del Gello ed è targato Alia, la società di gestione dei servizi ambientali per l'ambito territoriale della Toscana Centrale. Grazie anche a quella che l'azienda ha chiamato "Alleanza per l'economia circolare", ovvero una sinergia con multinazionali come Marie Tecnimont - NextChem, Scapigliato, Suez e Zignago Vetro, l'azienda ha proposto la realizzazione di un distretto con impianto di riciclo chimico ad altissima tecnologia su un terreno di proprietà.

"Il Comune, per il momento, non è stato coinvolto. In altri Comuni, dov'è stato necessario sottoscrivere un protocollo d'intesa, c'è stata una concertazione - ha spiegato il sindaco Matteo Franconi - ci era stata accennata questa possibilità, ma non abbiamo avuto modo di approfondire. Lo faremo quando ci sarà presentato il progetto, senza alcun pregiudizio, soprattutto nei confronti di un'azienda che ha sempre fatto bene sul territorio".

Il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi


In questo caso, il distretto - che si unirebbe a quelli proposti su Empoli e Rosignano - si concentrerebbe sul progetto "Waste to methanol", letteralmente "Dal rifiuto al metanolo", mirato al trattamento degli scarti provenienti dagli impianti di trattamento e riciclo delle raccolte differenziate e degli scarti derivanti dal trattamento del rifiuto indifferenziato residuo per la trasformazione in metanolo, con possibilità di produzione di idrogeno. In totale, il costo di realizzazione è stimato in 385 milioni di euro.

Adesso, la palla passa alla Regione: da questa mattina, gli uffici regionali hanno provveduto a dare avvio alla costituzione del gruppo di lavoro tecnico-istruttorio, composto dalla Direzione Ambiente ed Energia, dalle tre Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e dall’Agenzia regionale recupero risorse. Terminata una prima verifica, verrà fatta un’informazione al Consiglio regionale.

L'aula del Consiglio regionale

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