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Attualità mercoledì 12 ottobre 2022 ore 17:30
Robot, spazio e salute al San Faustino Open Day
Torna la tradizionale apertura al pubblico dell'Istituto di biorobotica del Sant'Anna: non solo mano robotica, ma anche nuove scoperte per la sanità
PONTEDERA — Studenti, appassionati, ma anche semplicemente curiosi. Che, negli anni, hanno varcato il cancello dell'Istituto di biorobotica del Sant'Anna di viale Rinaldo Piaggio a Pontedera per una giornata all'insegna della scienza. Una tradizione che, in occasione della festa patronale, torna dopo due anni di stop dovuti al Covid.
È il San Faustino Open Day che domani, giovedì 13 Ottobre, apre i laboratori del Sant'Anna dalle 15 alle 18 ai visitatori che, con ingresso libero e senza prenotazione, potranno vedere da vicino e scoprire le recenti attività di ricerca nei campi della biorobotica, della soft robotics, della mano robotica e delle micro e nano tecnologie.
La visita si svolgerà nelle aree e nei laboratori di ricerca dell'Istituto grazie a conferenze, letture ad alta voce per i più piccoli e poster session. "Ci saranno delle presentazioni su argomenti sempre diversi al primo piano, mentre anche al pian terreno ci sarà modo di incontrare gli scienziati e fare esperienze interattive - ha detto il professor Alberto Mazzoni, responsabile del laboratorio di Neuroingegneria computazionale - i poster presenti descriveranno le ricerche dei singoli autori, che saranno lì per poter spiegare in cosa consiste il loro studio. L'idea è quella di poter parlare direttamente con l'autore".
"Siamo molto contenti, abbiamo molte novità da presentare, visto che negli ultimi due anni non abbiamo potuto accogliere le persone - ha aggiunto - oltre ai nostri cavalli di battaglia, come appunto la mano robotica o gli esoscheletri, ci sono altri nuovi settori sviluppati da nuovi ricercatori e studiosi".
Tra le novità, innanzitutto, ci sono le ricerche sullo spazio. "Uno studio che si divide in due - ha specificato - da una parte c'è la robotica spaziale, che per esempio può aiutarci a capire come creare dei robot da utilizzare a gravità zero; dall'altra, invece, la biologia spaziale, che consiste in studi come quello dedicato al comportamento delle cellule nello spazio per valutare cosa succede ai nostri corpi a gravità zero".
"E ancora, si parlerà dello sviluppo di nuovi materiali, utili per esempio nella costruzione del cuore artificiale, che richiede strutture flessibili, in grado di non deteriorarsi e controllabili - ha continuato - infine, saranno presentati i progetti a livello nazionale finanziati anche dalla Regione nell'ambito della salute, che presto avranno anche ricadute più dirette sui cittadini".
In quest'ultimo settore, infatti, l'Istituto di Biorobotica ha rafforzato anche le proprie relazioni con gli ospedali toscani per innovare il sistema sanitario regionale. "Uno dei progetti si focalizza su come arrivare a una diagnosi più facile e più veloce possibile per l'Alzheimer, mentre un altro sulla riabilitazione post ictus - ha concluso Mazzoni - la biorobotica e la neuroingegneria possono impattare velocemente su tutti i cittadini, fornendo servizi innovativi e di caratura mondiale".
Pietro Mattonai
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