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Attualità lunedì 02 settembre 2019 ore 15:56

​Ecco la plastica 'buona' per lo stadio più green del mondo

Inaugurati allo stadio Ettore Mannucci i nuovi seggiolini, 3000 fra tribuna e gradinata, mentre quelli vecchi sono già pronti per il riciclo



PONTEDERA — La riconversione ecologica del mondo del calcio passa da Pontedera. Questa mattina infatti il sindaco Matteo Franconi ha presentato i nuovi spalti dello stadio Mannucci, primo impianto al mondo ad essersi dotato di seggiolini in plastica riciclata.

Mentre i vecchi seggiolini sono già alla Revet che li riciclerà per realizzarne altri da mettere a disposizione degli stadi 'di tutto il mondo' la tribuna e la gradinata dello stadio lo stadio Ettore Mannucci risplendono di uno sfavillante color granata intenso con i nuovi seggiolini.

Lo stadio comunale 'Ettore Mannucci' diviene così il primo impianto green al mondo.

“La città di Pontedera rivendica con soddisfazione ed orgoglio – affermano il sindaco Matteo Franconi, l'assessore all'ambiente Mattia Belli ed il consigliere delegato agli impianti sportivi Emilio Montagnani - la scelta di aver dotato il proprio stadio comunale dei primi seggiolini al mondo realizzati con le plastiche miste delle raccolte differenziate toscane, selezionate da Revet e riciclate da Revet Recycling. Si tratta di una applicazione concreta di quell'economia circolare davvero a chilometri zero in cui i rifiuti raccolti, i cittadini che li hanno conferiti, e gli impianti industriali che li hanno ulteriormente selezionati e poi riciclati, sono interamente del nostro territorio, mentre lo stadio Mannucci li utilizza oggi come ri-prodotti". 

"Credo che le pubbliche amministrazioni - aggiunge il sindaco Franconi _ abbiano oggi il compito di migliorare e sostenere concretamente l’economia circolare assicurando commesse di questo tipo ed i necessari spazi di mercato per supportare i prodotti derivanti da riciclo. Qui a Pontedera la presenza del polo ambientale e di società che si occupano del ciclo integrato dei rifiuti costituiscono un punto di riferimento che l'amministrazione comunale intende valorizzare e capitalizzare con operazioni di questo tipo".

"Concludo ricordando che nei giorni passati abbiamo anche completato la ristrutturazione dell'impianto di illuminazione dello stadio a led: un investimento complessivo importante per circa 300.000 euro che ammoderna il nostro stadio e si incardina a buon titolo nelle politiche legate alla “transizione verde” ed alla “green economy”. Spero che questi interventi strutturali allo stadio siano pure di buon auspicio per l'US Città di Pontedera e per il campionato di serie C iniziato da poco".

L' U.S. Città di Pontedera, rappresentata da Stefano Lucchesi, Simone Di Bella e Filippo Tagliagambe ha ringraziato l'amministrazione comunale e le società che hanno lavorato per questo risultato importante non soltanto per l'ammodernamento del Mannucci ma pure importante per la sensibilizzazione alle tematiche di carattere ambientale. 

A rendere ancora più virtuoso il progetto è il fatto che la plastica utilizzata per fare i nuovi seggiolini è quella derivata dagli imballaggi delle raccolte differenziate toscane, che sono state selezionate e riciclate nello stabilimento Revet che ha sede proprio a Pontedera, a pochi chilometri dallo stadio Mannucci. E’ quindi in un’ottica di economia circolare che i circa 3000 seggiolini dello stadio di Pontedera sono stati sostituiti da seggiolini realizzati riciclando il plasmix toscano.

L’inaugurazione di oggi corona un lungo lavoro portato avanti da Revet e dal suo ufficio Ricerca e sviluppo – ha spiegato il presidente di Revet, Livio Giannotti – che certifica l’elevatissima qualità raggiunta dal nostro granulo. Ora stiamo lavorando alla riduzione dei costi per unità di prodotto, in modo da rendere il prodotto finale competitivo (non solo ambientalmente, ma anche economicamente), con quello realizzato al 100% in materiale vergine, che sfrutta anche le economie di scala finora attuate in tutto il mondo”.

L’iniziativa pontederese era stata presentata in anteprima a Bruxelles nel maggio scorso: l’European Green week di quest’anno è stata infatti dedicata ai progetti di riconversione ecologica del mondo del calcio e in questo contesto Revet, su invito dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che sta coordinando il progetto Life Tackle sulla sostenibilità ambientale degli eventi calcistici, era stata chiamata a raccontare la sua esperienza.

"Trasformare i rifiuti in nuovi, utili oggetti e arredi e contribuire a diffondere pratiche sostenibili di tutela ambientale nel mondo calcio: un esempio concreto di economia circolare ‘made in Toscana’ che ci consegna un primato mondiale: Pontedera è il primo stadio con seggiolini realizzati in plastica riciclata" afferma Antonello Ciotti, Presidente del Consorzio Corepla "L'innovazione e la ricerca di nuove applicazioni sono un tratto distintivo del sistema Corepla che, ancora una volta, dimostra di essere all'avanguardia nel campo della sostenibilità ambientale".

Il segretario generale della Lega Pro, Emanuele Paolucci, ha riportato il saluto del Presidente Ghirelli, l'apprezzamento generale ed i complimenti della Lega per la sinergia creatasi a Pontedera intorno al progetto di allestimento dello stadio con i nuovi seggiolini in un circuito virtuoso che ha visto la collaborazione della società calcistica, dell'amministrazione comunale, delle aziende del territorio attraverso un percorso di coinvolgimento dei giovani e delle scuole. 

Revet, in collaborazione con l’azienda bolognese Omsi rappresentata del consigliere delegato Marco Bongiovanni, leader nello stampaggio di sedute per impianti sportivi, è partita dal materiale vergine che viene attualmente utilizzato nel settore, per arrivare a un materiale compatibile con il proprio granulo riciclato in modo da formare una miscela che avesse le stesse caratteristiche del materiale di partenza e che garantisse il rispetto delle norme europee V2 adottate dalla Fifa.

Il progetto consente di ridurre dal 30 al 40 per cento il prelievo di materie prime dall'ambiente, minimizzando l’impatto ambientale dell’industria del petrolio (emissioni derivate dall’estrazione, lavorazione e trasporto dello stesso).

Mario Mannucci
© Riproduzione riservata


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