Attualità lunedì 02 dicembre 2024 ore 13:00
Stop all'Ape, "Finisce un capitolo, non la storia"
![](http://cdn.quinews.net/slir/w320-h245/images/8/1/81-riccardo-costagliola-ape.png)
Il presidente della Fondazione Piaggio Costagliola ricorda il lungo percorso delle tre ruote: "Prodotto eccezionale che si trova a ogni latitudine"
PONTEDERA — "Se la Vespa è un mito, l'Ape porta allegria". Parola di Riccardo Costagliola, oggi presidente della Fondazione Piaggio e, un tempo, anche responsabile dei veicoli commerciali prodotti proprio da Piaggio. Azienda dove è entrato a lavorare nel 1972 e che, da quel momento, con vari ruoli, non ha mai lasciato, vedendo nascere e crescere il mezzo a tre ruote più famoso d'Italia.
Proprio quel mezzo che, in futuro, non sarà più prodotto nello stabilimento di Pontedera. Dopo 76 anni di storia, infatti, l'Ape sarà interamente trasferito in India, dove comunque è già presente da tempo. "La produzione nel Paese è cominciata addirittura nel 1997 - ha precisato Costagliola - per Piaggio sono stato in giro per il mondo, dedicandomi all’internazionalizzazione dell'azienda. Compresa l'India".
"Qua a Pontedera era rimasta una produzione residua: del resto, le normative comunitarie fanno tante cose buone, ma hanno anche dei risvolti inaggirabili e l'Ape difficilmente avrebbe potuto resistere - ha aggiunto - è un peccato, e lo dico da grande appassionato di Ape. Ma credo proprio che Piaggio, a breve, annuncerà anche alcune novità in merito".
Ciò che per Costagliola contraddistingue l'Ape, soprattutto, è la sua versatilità. "La si trova davvero a ogni latitudine - ha commentato - dalle Dolomiti alla Sicilia, si vedono questi mezzi a tre ruote resistere a ogni intemperia e risalire su strade impensabili. Un prodotto davvero eccezionale".
E il fatto che la produzione sia interamente in India non scalfisce la "pontederesità" dell'Ape: proprio per questo, la città è già in movimento per puntare a organizzare un raduno internazionale dell'Ape, puntando al 2027. Un'idea nata grazie a Città dei Motori e che potrebbe prendere piede in vista dell'80esimo anniversario dell'anteprima commerciale dell'Ape, datata 1947.
"Quel che posso dire è che, vista anche questa circostanza, ci stiamo organizzando per celebrare degnamente l'Ape - ha concluso Costagliola - senza dubbio, la fine della produzione nello stabilimento di Pontedera è la chiusura di un capitolo, ma non la fine di una lunga storia".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI