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Attualità venerdì 15 novembre 2024 ore 09:00
Un flusso di solidarietà dalla Toscana al Senegal

Il campione di pugilato Mouhamed Ali Ndiaye continua con il suo impegno per fornire il proprio Paese di origine dei fondamentali mezzi sanitari
PONTEDERA — 18 mezzi di soccorso, tra i quali cinque mezzi dei Vigili del Fuoco, ben 10 ambulanze, un mezzo della Protezione Civile e due per il sostegno alle persone con disabilità. Ѐ il resoconto, a oggi, delle donazioni fatte verso il Senegal grazie all'impegno del cosiddetto "ambasciatore di buona volontà" Mouhamed Ali Ndiaye.
Nato e cresciuto proprio nel Paese dell'Africa occidentale, Ndiaye è arrivato in Italia nel 2000, diventando famoso soprattutto per i suoi successi sportivi nel pugilato: con i guantoni ha infatti conquistato il campionato italiano, il titolo europeo e il campionato del mondo junior. La sua storia è anche raccontata in un libro, Mi chiamo Mouhamed Ali, scritto con Rita Coruzzi ed edito da Piemme.
All'attività sportiva, però, ha sempre accompagnato anche un forte impegno per la solidarietà. "Sono stato un volontario dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa - ha detto - in Italia, la mia seconda patria, mi sono mosso per trovare soluzioni concrete e andare oltre le semplici parole. Inizialmente sono stato aiutato dall’azienda di servizi Geofor, allora presieduta da Paolo Marconcini, da Renzo Ciangherotti e dall’Asha di Pisa: nel 2015, per esempio, abbiamo fatto una raccolta di fondi per acquistare un bus adatto al trasporto per persone con disabilità e per i bambini di Pikine, la città dove sono nato".
Da quel momento, i gesti di solidarietà si sono moltiplicati. "Nel 2018 la Croce Rossa ci ha donato due ambulanze e i Vigili del Fuoco due autobotti - ha ricordato - la Pubblica Assistenza di Pisa ci ha affidato tre mezzi di soccorso: un’ambulanza, un mezzo della Protezione Civile e un mezzo di trasporto per disabili. Nel 2021, il Comando di Pisa dei Vigili del Fuoco ci ha aiutato con altri tre mezzi di soccorso".
Anche la Pubblica Assistenza di Pontedera e di Fornacette e la Misericordia Pisana e quella di Lajatico non hanno mancato di contribuire con due ambulanze. "L’ospedale di Pisa, infine, ci ha dato materiali sanitari, un mammografo e letti ortopedici - ha aggiunto - materiali sanitari sono stati donati anche dall'Ausl Toscana centro e dall'ospedale di Piacenza".
"I mezzi donati non sono più rispondenti alla normativa italiana, ma sono ancora perfettamente funzionanti e ben attrezzati e in Senegal costituiscono un valido aiuto alla popolazione: possono fare la differenza tra la vita e la morte - ha concluso - l'Associazione Touba Ca Kanam e la comunità senegalese in Italia hanno sostenuto i costi per la spedizione e il trasporto dei mezzi e delle attrezzature. È stato anche siglato un protocollo per la realizzazione di corsi di formazione per i Vigili del Fuoco senegalesi da parte dei colleghi italiani. Insomma, dopo essere stato campione di pugilato, mi sto impegnando per essere anche campione di solidarietà".
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