Attualità domenica 16 agosto 2020 ore 10:45
Venticinque sconosciuti hanno ospitato Tommaso

Conclusa dopo 13 giorni l'avventura del diacono pontederese Giani. Un viaggio in bici senza soldi, per testare lo "stato di salute di una comunità"
REGGIO CALABRIA — E' partito da Santa Croce sull'Arno all'inizio di agosto, in bici, senza soldi e con l'obiettivo di "testare lo stato di salute di una comunità". Come? Chiedendo ospitalità a sconosciuti, per rimediare un pranzo, una cena e un posto dove dormire.
Dopo 13 giorni, centinaia di chilometri pedalati e 25 sconosciuti che lo hanno accolto, Tommaso Giani è salito su un treno regionale a Reggio Calabria, per tornare in Toscana: "Giorno 14, viaggio in treno per tornare a Santa Croce. Ci vorranno due giorni, perché la bici in Italia è accettata solo sui regionali. Devo ancora realizzare tutto quello che ho vissuto in questi giorni".
Su Fb lo hanno seguito molte persone, sia chi già lo conosceva, sia chi ha avuto la fortuna di conoscerlo in questo originale viaggio: "Spero che chi ha letto questo diario di viaggio senza rimanere indifferente mi lasci un po' meno solo nel vivere questo sogno del condividere con gli sconosciuti piccoli scampoli di quotidianità".
L'auspicio del 38enne pontederese è che le persone abbiano ricevuto una spinta a fare un gesto verso l'altro: "Queste "richieste di amicizia" reali tante volte non verranno accettate o capite. Ma quando invece sono ricambiate (come nel caso dei miei 25 padroni di casa sparsi per l'Italia) forse il mondo diventa ogni volta un po' più bello di prima".
Il diario del viaggio, con foto e racconti, è visibile sul profilo Fb di Giani.
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