Attualità martedì 01 settembre 2015 ore 17:00
Rifiuti organici, un super impianto da 19 milioni
Smaltirà 44mila tonnellate annue di scarti di cucine e mense e 9mila di sfalci e potature: tutto a km zero. Due anni di lavori, aprirà nel 2018
PONTEDERA — Il progetto per la costruzione dell’impianto dell’organico di Geofor è pronto per partire. E' stata messa questa mattina la firma sui contratti da parte di Geofor, nella persona dell'amministratore delegato Fabrizio Catarsi, e da parte di Biotec con Paolo Bozano Gandolfi.
Nella sede del Comune di Pontedera, Geofor ha infatti siglato l’accordo con l’appaltatore Bioetic per la realizzazione della struttura che occuperà parte del compendio industriale della società collocato a Gello e che potrà accogliere 44mila tonnellate annue di scarti da cucine e mense, e circa 9mila di sfalci e potature.
“C'è molta soddisfazione per questo passo – introduce il sindaco di Pontedera Simone Millozzi – il nuovo impianto potrebbe anche attenuare una criticità, le maleodoranze, perché i rifiuti rimaranno dentro l'impianto fino a che non saranno diventati compost”.
Millozzi fa poi una chiosa: “Forse ci abbiamo messo un po' troppo (otto anni, dal 2010 al 2018, quando entrerà in servizio, ndr), la realizzazione di questo impianto dà una risposta ai Comuni della provincia di Pisa che nel tempo hanno esteso il Porta a porta in tutto il territorio. Grazie a questa politica oggi il bacino Geofor si attesta sul 58 per cento di raccolta differenziata, mentre a Pontedera siamo al 70”.
L'impianto che verrà realizzato a Gello sarà all'avanguardia: “Il nostro territorio si candida a essere riferimento generale per tutta la regione. Oggi siamo a una scommessa parziale vinta, dopo differenziare dobbiamo riciclare per poter dire vinta la scommessa. Mi piace anche sottolineare il modello di società mista pubblico/privato che funziona. Negli ultimi anni abbiamo accantonato gli utili, 3,5 milioni di euro, potevamo ridistribuirli sui ma abbiamo fatto una scelta lungimirante. Ringrazio Geofor, il presidente Paolo Marconcini, l'ad Fabrizio Catarsi e Franco Borchi, direttore di Ato Costa. Infine auguri all'azienda Biotec”.
Qualche numero sul nuovo impianto - L’impianto anaerobico di Gello sarà realizzato in circa due anni con un investimento di 18,5 milioni di euro, grazie all’appoggio di un pool di istituti di credito (Iccrea, Cassa di Risparmio di San Miniato, Banca di Pisa e Fornacette), ma anche con gli utili (fino a 4 milioni di euro) che Geofor ha accantonato nel corso degli ultimi bilanci e i fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Pisa per circa 5,5 milioni di euro.
Soddisfazione è stata espressa dai soci di Geofor, così come dal presidente Paolo Marconcini e dall’amministratore delegato Fabrizio Catarsi, per questo importante progetto che riguarderà l’area pisana, con un occhio in prospettiva verso il futuro dell’Ato Toscana Costa e quello più generale dei rifiuti in Toscana.
“Grazie alle istituzioni e a Biotec – dice il presidente Geofor Paolo Marconcini - di 24 Comuni 18 sono serviti dal Porta a porta, per un totale di circa 300mila abitanti. Nel 2010 eravamo al 40 per cento, oggi quasi al 60, con alcuni Comuni tra il 70 e l'80 per cento. Ma non è una vittoria perché già nel 2012 le leggi imponevano di raggiungere il 65. Con questo nuovo impianto ripristiniamo il principio di prossimità, ovvero i rifiuti stanno vicini invece di spostarsi in altre zone della Toscana o addirittura fuori regione. Quindi almeno sul lato costa i rifiuti organici tornano a chilometri zero”.
Soddisfatto anche l'ad Fabrizio Catarsi: “Progetto molto impegnativo. Su 19 milioni circa la metà vengono dagli istituti di credito. Il cronoprogramma è questo:
6 mesi per le autorizzazioni di Regione e Provincia
Apertura cantiere primavera 2016
18 mesi di realizzazione
4/6 mesi per avviamento e messa a regime
Operativo nella primavera del 2018
L'impianto – conclude Catarsi - produrrà energia per una cittadina di 8mila abitanti, ma almeno la metà servirà ad alimentare l'impianto stesso, l'altra metà verrà invece messa sul mercato”.
Il perché di questo nuovo impianto - La realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti organici, compreso nel piano industriale di Ato Toscana Costa, si è resa necessaria anche a seguito della vetustà dell’attuale impianto e della sua limitata capacità di trattamento ( l’impianto attuale è autorizzato a trattare 21mila tonnellate di Forsu (cioè i rifiuti organici). In seguito all’aumento della raccolta differenziata, che nel bacino dei 24 Comuni serviti da Geofor ha raggiunto la media del 58 per cento nel 2014, la produzione annua di organico ha raggiunto circa 40mila tonnellate.
Questa eccedenza, che obbliga a rivolgersi ad altri impianti regionali o nazionali con conseguente innalzamento dei costi, contravviene anche ai principi base della gestione dei rifiuti, che fanno della prossimità del trattamento e smaltimento argomenti di principale importanza.
Il nuovo impianto sostituirà quindi quello attuale e sarà il primo impianto anaerobico per il trattamento di questi rifiuti in Toscana. Il rifiuto sarà interamente confinato all’interno di corpi di fabbrica mantenuti in depressione con l’aspirazione dell’aria e l’invio della stessa a sistemi a biofiltro di abbattimento delle maleodoranze.
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