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Cronaca martedì 28 giugno 2022 ore 18:00

Beni in odor di 'ndrangheta, sequestri in Valdera

I carabinieri durante il sequestro

Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Livorno hanno sequestrato immobili, mezzi e conti correnti. Un'operazione collegata all'indagine Keu



TERRICCIOLA — Alcuni approfondimenti patrimoniali seguiti all'inchiesta Keu iniziata ad Aprile 2021 hanno portato i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Livorno a eseguire un decreto di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Firenze nei confronti di un imprenditore originario di Guardavalle, in Provincia di Catanzaro, e residente da anni nel Pisano.

L'uomo, come riportato dall'Arma, è considerato elemento di spicco della 'ndrangheta nella sua articolazione territoriale, denominata cosca Gallace, e già condannato in passato a 22 anni di reclusione per la strage di Guardavalle, avvenuta nel 1991 

I beni sequestrati riguardano una società attiva nel settore agricolo e il relativo compendio aziendale e 6 unità immobiliari ubicate nel Comune di Terricciola, oltre a 5 tra auto, moto e mezzi agricoli e 9 conti correnti.

La ricostruzione patrimoniale condotta dai carabinieri è scaturita dagli esiti dell’operazione "Geppo-Calatruria", conclusasi ad Aprile 2021 con 17 arrestati, indiziati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, sub-appalto irregolare e altro, nonché associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e detenzione ai fini dispaccio di sostanze stupefacenti. L’inchiesta è collegata all'indagine Keu, portata avanti dai carabinieri forestali di Firenze.

Gli approfondimenti hanno permesso di ricostruire i flussi finanziari e bancari, accertando secondo i carabinieri una consistente sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio allo stesso riconducibile, ipotizzando un illecito arricchimento per via dei reati contestati

L'operazione di quest'oggi è di uno dei provvedimenti di sequestro antimafia promossi nell’ultimo triennio dalla Procura distrettuale di Firenze, collegato ad altra misura patrimoniale recentemente emessa all’indirizzo di un co-indagato imprenditore di origini calabresi.

Il provvedimento, non definitivo ma finalizzato a una successiva confisca se confermata dai giudici, è indirizzato verso il complesso patrimoniale di uno dei principali indagati per il quali l’autorità giudiziaria ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.


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Lotta alla 'ndrangheta, sequestri in Toscana
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