Attualità sabato 06 giugno 2020 ore 19:05
Flash mob in bianco per dire no alla discarica
Oltre cinquecento persone si sono ritrovate nel borgo per chiedere alla Regione di rivedere il parere favorevole alla riapertura della Grillaia
TERRICCIOLA — Posti prenotati, assegnati e distanziati nel borgo di Terricciola per oltre cinquecento persone, che con abiti per lo più bianchi si sono riunite alle 19: tutti assieme nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, per dire no alla riapertura della discarica "La Grillaia" nel vicino territorio di Chianni.
Il flash mob è stato organizzato dall'amministrazione comunale per chiedere alla giunta regionale un ripensamento sul parere favorevole accordato al progetto di "messa in sicurezza e chiusura" della discarica; un progetto che è stato presentato da Nuova Servizi Ambiente e prevede il conferimento di circa 270mila metri cubi di fibrocemento (eternit) nel sito ormai inattivo da dieci anni.
A guidare la protesta il sindaco Mirko Bini, con al suo fianco tutta la giunta, i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza (Terricciola SiCura), il sindaco di Lajatico Alessio Barbafieri, il sindaco di Chianni Giacomo Tarrini, vari esponenti del centrodestra della Valdera e i tre consiglieri regionali del Partito democratico, Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini, Andrea Pieroni.
Questi ultimi, tutti e tre del territorio pisano ed esponenti della maggioranza di governo regionale, già nei giorni scorsi si erano schierati apertamente dalla parte dei sindaci, unendosi nel chiedere un ripensamento alla giunta regionale che sostengono. Presente anche il vicesindaco di Casciana Terme Lari, Mattia Citi, in rappresentanza dell'Unione Valdera e presenti gli esponenti di varie associazioni del territorio, a cominciare da Legambiente.
I sindaci di Terricciola, Chianni e Lajatico hanno parlato ai manifestanti, ringraziandoli per la grande partecipazione e ribadendo quanto detto nei giorni scorsi. Hanno così ricordato che il parere della giunta regionale è arrivato senza tener conto della posizione dei territori interessati, che l'Alta Valdera ha intrapreso un percorso vocato ai "rifiuti zero" e al turismo e che la riapertura della della Grillaia arrecherebbe un grave danno, tanto ambientale quanto economico. Per questo sono tornati a chiedere, assieme agli oltre cinquecento presenti, che la giunta regionale riveda il suo parere, procedendo con la totale chiusura e messa in sicurezza della Grillaia senza che questo comporti il conferimento di altri rifiuti.
Alla giunta regionale si chiede di "ritirare i contenuti della delibera" e di aprire un tavolo di confronto con il territorio, così da approntare un percorso condiviso che privilegi l'ambiente e non il business dei rifiuti.
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