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Politica martedì 16 giugno 2015 ore 12:20

Soldi ad asili privati, SìToscana critica l'Unione

Al gruppo politico non è piaciuta la scelta di erogare un buono per le famiglie che manderanno i figli alle materne private



PONTEDERA — "Ancora una volta mentre si tolgono soldi alla scuola pubblica si cerca di favorire quella privata. In Italia ogni anno circa 700 milioni di denaro pubblico vanno a finanziare le scuole private, mentre lo Stato non ha soldi neppure per rendere sicuri gli edifici scolastici. Troppi soldi, provenienti non solo dal Ministero dell'Istruzione, ma anche dalle Regioni e dai Comuni, come nel caso della Valdera". La pensano così quelli del gruppo Sì Toscana a Sinistra Valdera che certo non hanno visto di buon occhio la scelta dell'Unione dei Comuni di erogare un buono per le famiglie che manderanno i figli alle scuole materne private.

Scelta giustificata dall'ente con l'esigenza di garantire la libertà di scelta delle famiglie anche quelle meno abbienti. Politiche che invece, secondo SìToscana, "sono frutto del decreto dirigenziale della Regione Toscana che ha stanziato 1,5 milioni euro di buoni scuola diretti alle famiglie per la frequenza delle scuole dell'infanzia paritarie, private e degli enti locali di 117 Comuni toscani. Come previsto dalla Legge Finanziaria 2014 questo intervento sarà ripetuto anche per l'anno scolastico 2015/2016".

L'opinione del gruppo politico di sinistra è che l’esperienza dimostrerebbe che l’affidamento a privati dei servizi educativi non avverrebbe mai in maniera indolore: "l’esternalizzazione - scrivono in una nota stampa - si fa per diminuire i costi, e la contrazione della spesa in questo settore vitale corrisponde sempre a un peggioramento delle condizioni di lavoro per gli educatori, che rischia inevitabilmente di riflettersi in un abbassamento della qualità del servizio per i bambini".

Secondo SìToscana Valdera, quindi, i nostri Comuni dovrebbero piuttosto "derogare al patto di stabilità e continuare ad offrire ai loro cittadini servizi per l’educazione e l’istruzione pubblica di alto livello, obbedendo alla Costituzione Italiana che, lo ricordiamo, nell'articolo 33 dice testualmente Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato".


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