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Attualità mercoledì 11 marzo 2015 ore 14:00

Un parco culturale fino alla Valdicecina

Firmato patto per lo sviluppo e la promozione territoriale fra i Comuni di Peccioli, Chianni, Lajatico, Volterra, Pomarance, Montecatini e Castelnuovo



PECCIOLI — Un territorio vasto, caratterizzato da una storia millenaria, culla per nove secoli della civiltà etrusca, da un’economia rurale che ha disegnato il profilo del paesaggio collinare, da tipicità enogastronomiche. Su queste basi l'Alta Valdera si apre a Volterra e anche alla Valdicecina, per disegnare un vero e proprio parco culturale integrato finalizzato allo sviluppo turistico ed economico.

É stato firmato nella mattinata di oggi, al museo archeologico di Peccioli, il patto per la definizione di linee di sviluppo di promozione territoriale tra i comuni di Castelnuovo Val di Cecina, Chianni, Lajatico, Montecatini Val di Cecina, Peccioli, Pomarance e Volterra.

Queste 7 amministrazioni, riconoscendo la necessità di una programmazione strategica unitaria per le politiche di sviluppo e promozione territoriale, hanno così sancito un legame tra aree di grande interesse, potenzialità e vocazione culturali, turistiche, enogastronomiche ed economiche.

"Il patto - hanno però precisato gli amministratori - non è da intendersi esclusivo per i firmatari, ma aperto alle adesioni di altre amministrazioni e realtà locali, regionali e internazionali".

Con questo patto, i sette sindaci si impegnano a far diventare questa vasta area un marchio territoriale, dove le specificità e le identità locali saranno mantenute e valorizzate per una crescita collettiva.

Si uniscono quindi, lungo un’unica direttrice, Valdera, Volterra e Valdicecina. L'idea è di realizzare un parco culturale integrato che punti alla valorizzazione e all’amplificazione delle iniziative culturali, delle strutture museali, bibliotecarie già presenti, a cui affiancare percorsi turistici culturali differenziati, produzioni di eventi teatrali, musicali, manifestazioni rievocative, iniziative di promozione di prodotti agroalimentari e agrituristici e un potenziamento degli operatori turistici ed economici.

"Il parco - hanno concluso i sindaci - è un primo passo per la valorizzazione delle risorse territoriali in risposta ad una crescente richiesta di un turismo sostenibile ed emozionale, attento alle tradizioni e alle attività locali, e rappresenta un volano non solo per la valorizzazione culturale e la promozione del territorio, ma anche per le strutture ricettive e le attività commerciali".


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