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Politica sabato 22 novembre 2014 ore 18:20

Una Svolta in Comune critica il nuovo statuto

Marianna Bosco

Alla lista d’opposizione non piace la bozza della maggioranza. Bosco: “Dovevano coinvolgere il territorio e riaffermare diritti e poteri del Comune”



CASCIANA TERME LARI — Democrazia, trasparenza, diritti sociali e del lavoro, riappropriazione dei beni comuni. Questi i concetti e i valori che, secondo la lista Per Una Svolta in Comune e la sua capogruppo Marianna Bosco, sarebbero completamente assenti nella bozza con cui la giunta Terreni ha inteso affrontare il percorso di definizione dello statuto del nuovo Comune di Casciana Terme Lari.

Al gruppo di minoranza capitanato dalla Bosco non sarebbe nemmeno piaciuto il metodo di confronto portato avanti dalla maggioranza, che si sarebbe sviluppato solamente “nel chiuso delle stanze istituzionali”, come scrive l’opposizione in una nota stampa. “Una volta per tutte – scrivono i referenti della lista – occorreva dare un segnale ai governi, dimostrando da che parte dovrebbero stare sindaci e amministratori comunali, opponendosi al tentativo di svolta autoritaria finalizzata alla sostanziale riduzione della democrazia di prossimità e a restringere la funzione sociale del comune”.

Secondo Una Svolta in Comune, il sindaco avrebbe dovuto coinvolgere per tempo mesi fa tutti i soggetti singoli e collettivi presenti sul territorio, come associazioni, comitati, singoli cittadini, per acquisire il loro contributo in un percorso di costruzione partecipata dello statuto comunale. Una proposta che la lista lanciò già in agosto, durante la Festa Rossa a Perignano: “Non volendo intraprendere questo percorso – polemizza il gruppo di minoranza – hanno lasciato trascorrere pressoché inutilmente i 6 mesi di tempo che Regione Toscana assegnava come termine per approvare lo Statuto del nuovo comune, per gestirlo poi in via approssimativa con un approccio tipico di un semplice adempimento burocratico”.

“Noi invece – ribattono infine da Una Svolta in Comune – non abbiamo rinunciato al nostro impegno assunto fin dalla campagna elettorale e abbiamo attivato una serie di incontri aperti a tutti, per confrontarci con ogni soggetto titolare di diritti, ma anche portatore di bisogni singoli o collettivi, al fine di includere i loro contributi partecipativi all’interno della proposta statutaria”.

Secondo il gruppo politico, lo statuto comunale sarebbe l’occasione per attivare una forte opposizione sociale e contrastare il processo che tende a sminuire il ruolo del Municipio.


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