Attualità sabato 20 aprile 2024 ore 19:00
Vespa, la grande parata fa grande Pontedera
Stimati circa 12mila vespisti nel serpentone che raggiungerà Peccioli: presentato anche il nuovo francobollo con la Vespa protagonista
PONTEDERA — La giornata sembrava dover essere una di quelle grigie, piovese, quasi fastidiose. I primi vespisti che si sono radunati in viale Italia, infatti, si sono beccati una bella scarica di pioggia, ricorrendo subito a impermeabili e cappucci. Ma era destino, forse, che la grande parata del Vespa World Days dovesse tenersi nel migliore dei modi: 12mila vespisti, più o meno, sono alla fine partiti godendosi il sole, guidati dalla Vespa speciale della Polizia, formando un serpentone coloratissimo diretto a Peccioli.
Il momento clou della manifestazione non ha deluso: a cominciare, appunto, tanti vespisti, dall'Italia e dal mondo, che vi hanno preso parte. A cominciare da Julie Pond, la presidente del Vespa Club Australia, prima donna a far parte del direttivo del Vespa World Club, che ha raggiunto l'Italia da Melbourne per partecipare all'iniziativa. Con lei, anche Jeff Schneider, canadese, appassionatissimo. "Ho cominciato a collezionare auto d'epoca della Fiat - ha raccontato - poi è scoccato l'amore con la Vespa, e non l'ho più lasciata. Siamo arrivati da Ottawa, caricando le Vespe sul nostro aereo".
Non mancano poi gli italiani, da tutto il Paese: da Sassari, da Monza, da Biella e da Portogruaro, come il signor Armando Stabile, vera anima della festa: con la sua Vespa modificata, dove sono presenti casse e mixer per le serate in discoteca, ha fatto ballare i vespisti in attesa della partenza. "Da anni ci lavoro e ci spendo molti soldi - ha detto sorridendo - ma vedere la gente attorno che balla e sorride ripaga tutti gli sforzi".
Prima della partenza, mentre il sole faceva capolino, è arrivata anche la sottosegretaria al Ministero del Made in Italy, ovvero Fausta Bergamotto, con delega alla filatelia. Del resto, proprio in occasione della grande parata, è stato presentato anche il francobollo dedicato alla Vespa, che ha unito Italia e San Marino. Diversamente dai soliti annulli, però, il bozzetto è duplice, diverso per i due Paesi, con una mostra in bella vista per quello italiano.
"Emettere un nuovo francobollo significa riconoscere il valore storico della Vespa, tant'è che questo è inserito nella serie tematica sul patrimonio artistico e culturale italiano - ha spiegato Bergamotto - sono felice di essere qui e di aver inserito la grande parata e l'annullo filatelico nella serie di 300 iniziative per celebrare il Made in Italy".
"La Vespa tiene insieme tradizione e innovazione - ha aggiunto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana - per questo credo che il nuovo francobollo ne sia un simbolo perfetto, conservandone la storia e proiettandola in avanti".
Entrambi hanno poi ringraziato il sindaco Franconi, anche lui alla testa del serpentone della parata. "Da parte nostra c'è tanto orgoglio per aver realizzato questo evento - ha detto il sindaco Matteo Franconi - in questi giorni di Vespa World Days abbiamo dimostrato, come Valdera, che facendo rete con gli altri Comuni possiamo essere un territorio molto attrattivo. E poi, un grande omaggio a chi, in 100 anni di storia, ha permesso di realizzare il sogno di Corradino d'Ascanio".
E all'iniziativa ha preso parte anche Maria d'Ascanio, nipote di Corradino, che attualmente vive a Pisa. "Insieme alle mie sorelle, Anna e Paola, ce lo siamo dette sin dai primi giorni: è davvero una grande emozione - ha commentato - vedere tutte queste persone accomunate dalla stessa passione, che è nata grazie all'intuizione di mio nonno, è incredibile. Lui era fissato con l'elicottero e il volo verticale, ma ha dedicato tanto del suo tempo alla Vespa: un mezzo utile alla gente, questo doveva essere per lui".
"Enrico Piaggio gli disse di mettere l'Italia sulle ruote, e lui lo fece - ha aggiunto - è sempre stato un uomo pratico, che non amava perder tempo. Per una vita ho convissuto con le sue invenzioni, anche a casa, dove aveva realizzato una asciugatrice primordiale, con una resistenza posta sotto uno stendino. Era così, al servizio degli altri".
Con il sole ormai tornato a splendere in cielo, e le migliaia di vespisti che hanno occupato tutto viale Italia sino alla rotonda dell'incrocio con via Colombo e via Pacinotti, all'altezza della chiesa di San Giuseppe, la partenza è arrivata. Tra i frontman, anche Rudy Zerbi, conduttore radiofonico e produttore, che ha indossato il casco e inforcato la sua Vespa, per partecipare alla festa.
Un tripudio di colori e bandiere che, dal ponte napoleonico, ha raggiunto piazza Martiri della Libertà, passando attraverso tantissima gente, anche affacciata ai balconi, per veder rivivere il mito della Vespa. Vivificato da una manifestazione che, difficilmente, a Pontedera sarà dimenticata a breve.
Pietro Mattonai
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