Ex consigliere comunale e assessore con Marconcini e Millozzi, il 64enne è stato tra i protagonisti delle amministrazioni comunali negli anni
Cronaca venerdì 10 maggio 2013 ore 18:34
Per la Provincia bastano 900mila euro per riaprire la strada chiusa da tre mesi
Fra qualche giorno gli esiti delle verifiche. Obiettivo riaprire la strada a senso unico alternato
SANTA MARIA A MONTE – Per riaprire almeno a senso unico alternato la via Francesca, la Provincia potrà essere più precisa “di qui a qualche giorno”, come si legge in una nota stampa. Per la totale messa in sicurezza del versante, non spenderà più 2 milioni di euro come era stato stimato inizialmente, ma 900mila euro. La Provincia di Pisa risponde così allo scontento dei cittadini di Montecalvoli pronti a manifestare e alle accuse mosse da Confcommercio Valdera. I tecnici hanno effettuato nuovi sopralluoghi sul fronte franoso, i dati sono stati acquisiti, ma dicono “si tratta di un lavoro di predisposizione organizzativa tutt’altro che facile”. Se la Provincia non riesce ancora a dare tempi certi sulla riapertura della strada, sembra essere sicura dei costi necessari per la messa in sicurezza della frana: “Imboccata la rotta verso la sistemazione definitiva del versante franoso – scrivono nella nota – è stata eseguita una rimodulazione dei costi inizialmente ipotizzati, portando la stima di massima da 2 milioni a 900mila euro”. Una cifra già comunicata alla Regione Toscana, dalla quale l’ente provinciale spera di ricevere anche un ulteriore finanziamento per portare avanti l’opera di somma urgenza.
SANTA MARIA A MONTE – Per riaprire almeno a senso unico alternato la via Francesca, la Provincia potrà essere più precisa “di qui a qualche giorno”, come si legge in una nota stampa. Per la totale messa in sicurezza del versante, non spenderà più 2 milioni di euro come era stato stimato inizialmente, ma 900mila euro. La Provincia di Pisa risponde così allo scontento dei cittadini di Montecalvoli pronti a manifestare e alle accuse mosse da Confcommercio Valdera. I tecnici hanno effettuato nuovi sopralluoghi sul fronte franoso, i dati sono stati acquisiti, ma dicono “si tratta di un lavoro di predisposizione organizzativa tutt’altro che facile”. Se la Provincia non riesce ancora a dare tempi certi sulla riapertura della strada, sembra essere sicura dei costi necessari per la messa in sicurezza della frana: “Imboccata la rotta verso la sistemazione definitiva del versante franoso – scrivono nella nota – è stata eseguita una rimodulazione dei costi inizialmente ipotizzati, portando la stima di massima da 2 milioni a 900mila euro”. Una cifra già comunicata alla Regione Toscana, dalla quale l’ente provinciale spera di ricevere anche un ulteriore finanziamento per portare avanti l’opera di somma urgenza.
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