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Attualità lunedì 13 gennaio 2025 ore 15:00

Ponte della Botte, "Zero ristori da Provincia e Calcinaia"

Confcommercio torna alla carica sugli stanziamenti a favore delle attività danneggiate dalla chiusura: "Cronoprogramma in ritardo e nessun aiuto"

VICOPISANO-CALCINAIA — L'ultima indicazione, data da Massimiliano Angori, presidente della Provincia di Pisa, riguarda le tempistiche per la riapertura del Ponte della Botte: entro la fine di Gennaio, infatti, ci si aspetta un cronoprogramma definitivo, che risolva finalmente il caos del traffico che, nei mesi, si è accumulato tra Fornacette e San Giovanni alla Vena.

Ma le criticità, per Confcommercio, non finiscono qua. L'associazione di categoria, infatti, è tornata nuovamente alla carica per richiedere i ristori per le attività commerciali coinvolte dalla chiusura, per il momento stanziati soltanto dal Comune di Vicopisano. "Provincia e Comune di Calcinaia continuano a essere assenti ingiustificati - ha detto Luca Pisani, referente sindacale di Confcommercio -l'esito dell'ultimo sopralluogo non ci fa dormire sonni tranquilli".

"Prima di tutto, per l'ulteriore protrarsi dei tempi: il cronoprogramma aggiornato dei lavori doveva arrivare il 15 Gennaio, mentre apprendiamo che sarà pronto solo per la fine del mese - ha detto - la questione dei ristori poi ci preme particolarmente. A oggi soltanto Vicopisano ha erogato risorse per le attività colpite, mentre da Provincia e Comune di Calcinaia i sostegni sono pari a zero. Dispiace che il presidente Angori, anziché dare risposte concrete, si affretti a specificare ciò che la burocrazia ha reso ormai un'ovvietà, ovvero che i ristori saranno erogati in base alla certificazione di perdite di fatturato. Non comprendiamo poi il silenzio del sindaco Alderigi".

"Ci saremmo aspettati che tutti gli enti, immediatamente dopo la chiusura del ponte, avessero assunto, nero su bianco, un importante stanziamento di fondi per sostenere le attività limitrofe, che da mesi sono ampiamente danneggiate - ha concluso - purtroppo a rimetterci di tasca propria, senza alcuna minima responsabilità, saranno ancora imprese, locali e cittadini".

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