Cronaca martedì 20 maggio 2014 ore 17:09
Centinaia di multe in un mese, ora scatta il ricorso

La segnaletica prima del semaforo secondo un cittadino multato era oscurata dalla vegetazione. Stamani il sopralluogo del giudice
CAPANNOLI — In un mese dalla sua accensione
l'impianto semaforico di via Volterrana all'incrocio con via
Togliatti nel centro di a Capannoli lo scorso anno, aveva scattato
ben 400 fotografie di automobilisti che passavano con il semaforo
rosso. Una storia andata avanti per oltre un mese fino a quando un
cittadino che si è visto recapitare la sanzione da 160 euro e la
detrazione di 6 punti dalla patente di guida ha deciso di fare
ricorso al giudice di pace contro la multa.
L'automobilista e il suo
legale infatti sostengono che la segnaletica che annuncia a chi
proviene da Volterra la presenza dell'impianto semaforico, non era ben
visibile al tempo dei fatti ovvero a maggio 2013 a causa della
vegetazione che la copriva. La causa che va avanti da quasi 10 mesi
questa mattina ha portato le parti e il giudice a fare un sopralluogo
e così i rappresentanti della polizia dell'Unione Valdera, il
cittadino e il giudice si sono recati a Capannoli per vedere la
situazione, trovando le piante in questione da poco potate.
L'ipotesi
sostenuta dall'automobilista e documentata con foto scattate subito
dopo la notifica della multa, all'inizio luglio 2013 è che la
segnaletica che informa chi sopraggiunge della presenza del semaforo
non era visibile nel periodo in cui il T-red scattò centinai di
multe in pochi giorni, perché i pannelli stradali erano coperti da
rami della piante che aggettano sulla strada. Una situazione che
quindi avrebbe ingannato l'automobilista, che non sapendo del
semaforo si è trovato sull'incrocio con il disco rosso acceso
all'improvviso.
Una tesi sulla quale la polizia municipale dissente
categoricamente, sostenendo che la segnaletica stradale è sempre
stata ben visibile. Alla fine il giudice di pace ha deciso di
compiere questa mattina un sopralluogo per prendere visione della
situazione, anche se ad un anno di distanza dall'epoca della presunta
infrazione. Il sopralluogo infatti non ha messo il giudice in
condizione di decidere serenamente ed ha stabilito che sarà svolto
un supplemento di indagine ascoltando anche vari testimoni proposti
dall'avvocato del cittadino multato.
Una causa che qualora dovesse
essere vinta dall'automobilista spiegherebbe il perché di tante
multe su quel semaforo proprio nel periodo in cui le piante sono in
forte vegetazione ovvero il mese di maggio. Prossima udienza il 30
settembre
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