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Lavoro mercoledì 14 maggio 2014 ore 18:25

​Agricoltura, le richieste di Coldiretti ai futuri amministratori

L’associazione di categoria ha steso un documento con quattro proposte da suggerire ai candidati alle amministrative per il rilancio del settore



PROVINCIA DI PISA — Impresa, consumatore, ambiente e società. Questi i quattro pilastri su cui si fonda il documento elaborato da Coldiretti Pisa e steso per evidenziare problemi e criticità di cui si dovranno occupare le prossime amministrazioni comunali che verranno elette a fine maggio.

Quattro proposte per rilanciare e rafforzare l’agricoltura partendo dalla salvaguardia delle aree a vocazione agricola e dalla valorizzazione del patrimonio agroalimentare. Questo in sintesi il contenuto del documento di Coldiretti, destinato ai candidati alle prossime elezioni che interesseranno ben 26 comuni pisani: Calci, Calcinaia, Capannoli, Casale Marittimo, Casciana Terme, Lari, Castelfranco di Sotto, Castelnuovo Val di Cecina, Chianni, Crespina, Fauglia, Guardistallo, Lajatico, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Montopoli Val d’Arno, Palaia, Peccioli, Pomarance, Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Terricciola, Vicopisano e Volterra.

“Si tratta di proposte di interesse collettivo e non solo esclusivamente agricolo – ha precisato il presidente provinciale Coldiretti Fabrizio Filippi – il documento offre una sintesi del modello di tutela e sviluppo che la nostra organizzazione immagina per il territorio in cui vive”.

Il primo punto del documento consiste nel rafforzare le imprese agricole anche nella loro capacità produttiva e ridurre i costi dei troppi passaggi dal campo alla tavola per garantire un cibo al giusto prezzo per tutti. Lo strumento per realizzare questo si chiamano farmers market, realtà che negli anni scorsi sono state attivate già a Pisa, Pontedera, Ponsacco, San Miniato e Volterra ma gli agricoltori sperano che si moltiplichino anche negli altri territori.

Impossibile dimenticarsi della burocrazia che deve essere ridotta e del capitolo tasse e tributi che dovrà essere più equilibrato. Coldiretti chiede inoltre di promuovere lo studio della corretta alimentazione nelle scuole, per fronteggiare determinate malattie e sostenere l’etichettatura di origine obbligatoria dei prodotti agricoli. Nella pianificazione amministrativa poi, secondo l’associazione di categoria, occorre anche salvaguardare l’ambiente e magari anche privatizzare alcuni servizi sociali di prossimità che possono essere realizzati e garantiti dal sistema delle imprese agricole. Da qui la proposta di far adottare ai comuni un piano di investimento per la realizzazione di una rete sociale attraverso le infrastrutture e il supporto alla diffusione della rete telematica quale strumento indispensabile per le imprese e per i cittadini delle aree urbane e delle aree rurali.


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