Il più grande spettacolo
di Barbara Mori - domenica 11 ottobre 2015 ore 06:10
Amo l’autunno.
Prima del grande freddo, del lungo letargo, del bianco che tutto copre, la natura dà il meglio di se.
Esplodono i colori a scaldare il cuore, e il crepitìo del camino rallegra e rassicura dopo il silenzio del bosco. Stivali di gomma, profumo di muschio. Pigne, funghi, bacche, castagne. Lo sguardo si nutre delle meraviglie che può abbracciare.
Tutto gratis, unico ed irripetibile … come il sorriso di un bimbo.
I tramonti in ottobre, spettacoli pirotecnici. Il sole si diverte a sparare la sua luce sulle nubi, il cielo si infiamma ed ogni volta è un emozione.
Guardo le foglie dorate e di caramello, le vigne bionde e rossicce, l’erba nuova di smeraldo, la luce di sciroppo e melassa e coccolata dal mio scialle di lana leggera mi sento bene, mi sento viva. I melograni stracarichi, le zucche grassocce, gli uccellini schierati sui fili del telefono che si chiamano e si rincorrono pronti a partire..
Vènghino sciori vènghino… lo spettacolo sta per iniziare …
Ma a pensarci bene lo spettacolo non finisce mai, basta alzare gli occhi dal telefonino … ogni tanto.
VELLUTATA DI ZUCCA
Autunno, tempo di zuppe e minestre, tempo di zucche.
Con la zucca faccio spesso la vellutata in questo modo molto semplice.
Occorrono:
- 300 gr. zucca
- 300 gr.patate
- 1 cipolla
- 2 cucchiai di pomodoro concentrato
- Olio evo qb
- Sale qb
In una pentola faccio stufare lentamente la cipolla tagliata a velo con l’olio.
Preparo la zucca e le patate sbucciandole e tagliandole a piccoli pezzi.
Quando la cipolla è stufata aggiungo le verdure e le ricopro d’acqua. Faccio cuocere a fuoco lento, dopo circa mezz’ora aggiungo sale e concentrato di pomodoro.
Continuo la cottura un’altra decina di minuti mescolando in modo che le verdure si disfino. Se necessario aggiungo pochissima acqua per volta in modo che il passato non si asciughi troppo.
Alla fine se le verdure non si sono completamente disfatte, do un colpo di frullatore a immersione.
Servo calda con dadini di pane fritto.
Barbara Mori