La vita è tutta qui
di Barbara Mori - martedì 21 aprile 2015 ore 21:20
L’orto, fatica e soddisfazioni.
In questo periodo negli orti e nei giardini è tutto un fermento, la vegetazione esplode all’umido tepore primaverile e la natura come d’incanto si risveglia.
Ad aprile nell’orto, fuori serra, si raccolgono le ultime verdure invernali e le primizie di primavera ma si piantano anche le verdure estive, quelle che mangeremo a luglio/agosto, così come le zucche e i cavoli che consumeremo più in là nell’autunno.
Nell’orto non ci si ferma mai.
Fare l’orto, seguirlo ed accudirlo vuol dire avere sempre a disposizione verdure fresche e sane ma vuol dire anche capire quanto tempo e quanta fatica ci vogliono affinché una piantina o un seme diventi un frutto. Qui possiamo imparare che ogni ortaggio ha un suo ciclo vitale, deve essere piantato in un momento preciso dell’anno. Ha bisogno di nutrimento e cure…
L’orto è una metafora universale, la metafora della vita.
Tutti noi, chi più chi meno, piantiamo semini. Talvolta faticosamente, talaltra con superficialità. Semini di ogni tipo, piccoli, grandi, buoni o cattivi. Dipende da noi cosa e quanto raccoglieremo. E’ questo il grande insegnamento dell’orto.
La nostra semina è la nostra reputazione.
Chi semina sorrisi e generosità non potrà che raccogliere apprezzamento e gentilezza. Chi semina impegno e serietà raccoglierà successo. Chi semina vento raccoglie tempesta, chi semina curiosità raccoglie creatività e fantasia…
Seminate gente, seminate.
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L’ORTO SU VEGAN BRISEE
Ho raccolto bietola, puntarelle, cipollotti e fave. Le verdure invernali e quelle primaverili si incontrano, si scambiano il testimone della stagionalità su un bel letto di “pasta matta” e ci deliziano in stile “veggie”.
Per la “pasta matta”
- 300 gr. farina di farro biologica
- 100 ml. olio evo
- 100 ml. acqua
- 1 cucchiaino sale
- Per la copertura
- 200 gr. tra bietole, puntarelle,
- cipollotti e fave
- sale e pepe qb
Lavo la verdura, lesso la bietola e le puntarelle, una volta raffreddate le strizzo e le trituro con la mezzaluna.
Taglio i cipollotti a rondelle e metto tutte le verdure in un tegame con un filo d’olio sale e pepe e le faccio stufare 5 minuti.
Preparo la pasta mettendo tutti gli ingredienti in una ciotola di ceramica. Lavoro dapprima con una forchetta e poi con le mani sempre dentro la ciotola fino a formare una palla.
Stendo con il mattarello e do la forma della teglia.
Stendo la verdura stufata sopra la pasta e cuocio in forno a 200° per una mezzoretta (dipende dallo spessore della pasta). Queste dosi bastano per una teglia diametro 24.
Buon appetito!
Barbara Mori