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sabato 05 ottobre 2024

STORIE DI ORDINARIA UMANITÀ — il Blog di Nicolò Stella

Nicolò Stella

Nato in Sicilia si è trasferito a Pontedera a 26 anni e ha diretto la Stazione Carabinieri per 27 anni. Per sei anni ha svolto la funzione di pubblico ministero d’udienza presso la sezione distaccata di Pontedera del Tribunale di Pisa. Ora fa il nonno e si dedica alla lettura dei libri che non ha avuto tempo di leggere in questi anni.

Da sabato a venerdì

di Nicolò Stella - sabato 21 agosto 2021 ore 10:58

Sabato:

Francesco, 23 anni, studente di Ingegneria, ha lasciato l’appartamento che occupava con altri due universitari portando via soltanto uno zaino e le chiavi di casa. Era un fine settimana assolato e la gente si stava preparando per andare in vacanza. Nella sua stanza sono stati trovati il telefono cellulare, il portafoglio con documenti e bancomat, gli occhiali da vista e il computer. Ai genitori, dopo due giorni di silenzio, viene un dubbio. Temono una delusione scolastica. Il padre raggiunge la città del centro Italia. In Questura lancia un appello. "Aiutatemi a trovare mio figlio".

Agli amici lo studente aveva detto che attendeva il voto dell’ultimo esame prima di discutere la tesi. I cani molecolari durante le ricerche hanno rilevato tracce alla stazione ferroviaria. Non si sa il perché ma i Bloodhound conducono sempre alla stazione ferroviaria e preferiscono il binario numero due.

Domenica:

Nell'immediata periferia della città è stato rinvenuto un corpo carbonizzato. La scoperta avviene alle sette di sera e la morte, secondo le prime risultanze medico legali risalirebbe a circa otto ore prima. Gli inquirenti si convincono che il cadavere potesse appartenere a un uomo di origine africana. Si indaga subito per un omicidio nato nel sottobosco criminale del traffico di stupefacenti. Sul posto si è portato anche il Sindaco del paese, un carabiniere in aspettativa prestato alla politica, che rilascia una preoccupata nota stampa:

"E' un episodio grave quello che è accaduto nel nostro territorio, aspettiamo lo sviluppo delle indagini dagli investigatori”.

Lunedì:

Un investigatore in quiescenza, perciò non più investigatore, da sempre spigoloso e dal pessimo carattere, con tanto tempo libero per analizzare i fatti, formula un'ipotesi: Il corpo carbonizzato appartiene allo studente scomparso. Spera che a tale conclusione ci arrivino al più presto gli inquirenti ufficiali.

Martedì:

L'investigatore in pensione si sveglia alle prime ore dell’alba, accede ai giornali on line, anche a quelli nazionali, ormai della vicenda non si occupano più solo i giornali locali. Durante la mattinata combatte con sé stesso, telefonare o non telefonare, rivela ad alcuni amici il suo dubbio alla fine prende il telefono compone l'ultimo numero rimasto in rubrica. “Sono io”. "Buongiorno cavaliere, come sta la sua signora e questo caldo che non dà tregua, le meritate ferie e subito dopo: “ti ho telefonato per dirti…, non volevo disturbarti… ma non ce l'ho fatta…”

"Secondo me il corpo carbonizzato è del ragazzo la cui scomparsa è stata denunciata in Questura".

Sorpreso della sortita e della congettura fatta, a una distanza di mille chilometri e più, il malcapitato e paziente interlocutore, risponde: "La cosa mi sembra improbabile… stiamo verificando… riteniamo si possa trattare di un tunisino di cui non si hanno notizie da trenta giorni… la statura non è la stessa…".

La conversazione terminava con un ringraziamento per la segnalazione fatta, e con la promessa che l’avrebbe rappresentata in sede di una riunione operativa che si sarebbe tenuta di lì a poco.

Mercoledì:

Le notizie giornalistiche si susseguono, il morto carbonizzato potrebbe essere di un uomo di 33 anni sparito da un mese e mezzo, e spiegava che l’attenzione degli investigatori per quasi una settimana si è concentrata principalmente sull’oscuro mondo degli stupefacenti.

Giovedì:

La notte trascorre serena e l’attesa è una piacevole ansia che si libera con la lettura della prima pagina del quotidiano cittadino che esce con uno scoop: “Clamoroso errore nelle indagini. Morto bruciato, svolta choc nelle indagini. Gli investigatori puntavano sugli immigrati, ma i resti sono dello studente scomparso.

Il quiescente per tutta la giornata rimane nell’attesa di una telefonata che non arriverà.

Venerdì:

Venerdì “La pronta e sinergica risposta investigativa offerta da Polizia e Carabinieri ha fatto sì che ora siamo sicuri che il cadavere carbonizzato trovato nel fossato è dello studente universitario". Così concludeva il Procuratore nel corso della conferenza stampa di fine settimana.

Nicolò Stella

Articoli dal Blog “Storie di ordinaria umanità” di Nicolò Stella