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Attualità venerdì 07 marzo 2025 ore 08:00
Cittadinanza onoraria per Daddi e Marconcini
Nella Sala di Bartolo, dopo la presentazione del libro sulla loro carriera e sulla loro vita nel teatro, ci sarà la consegna del riconoscimento
BUTI — La coppia del teatro diventa anche una coppia di cittadini onorari. E, nello specifico, cittadini onorari di Buti. Nella giornata di domani, sabato 8 Marzo, nella Sala di Bartolo, dopo la presentazione di Scene da un matrimonio, Giovanna Daddi e Dario Marconcini riceveranno infatti la cittadinanza onoraria di Buti.
Un riconoscimento che corona il rapporto strettissimo tra la coppia di attori, che hanno scritto la storia del teatro in Valdera, e il borgo butese. Del resto, da Novembre scorso, Marconcini è direttore artistico della stagione del Teatro Vittoria, intitolata "Memoria e futuro del presente" e organizzata dall'Associazione Teatro Buti,
Marconcini e Daddi hanno vissuto e sono stati tra i fautori della nascita della tradizione teatrale di Pontedera. Il primo, nel 1966, ha fondato il Piccolo Teatro di Pontedera, mentre qualche anno dopo, con Roberto Bacci, ha dato vita al Centro per la sperimentazione e la ricerca teatrale, cuore pulsante della ricerca sul teatro che ha fatto conoscere la città a livello internazionale. Al cinema, inoltre, ha fatto parte del cast di tre film del regista Paolo Benvenuti, Confortorio (1992) e Tiburzi (1997) Puccini e la fanciulla (2008).
Con lui, da sempre, c'è la moglie, Giovanna Daddi, attrice di lungo corso che ha mosso i primi passi proprio nel Piccolo Teatro di Pontedera, lavorando quindi per due anni per la compagnia dei "Burattini del sole" con la quale realizza Turandot di Ferruccio Busoni, con una lunga tournée in Europa, e Pinocchio presentato in Italia in rassegne per teatro ragazzi.
La loro storia, poi, è diventata un libro: Scene da un matrimonio, appunto. Il volume, curato da Carla Pollastrelli e Gianfranco Capitta, è incentrato sul percorso artistico dei due e che, insieme ad altri protagonisti di quella stagione teatrale unica, hanno fatto conoscere Pontedera a livello internazionale
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